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BERNACovid-19: condono pari a tre affitti per la ristorazione

21.04.20 - 14:40
L'esonero proposto dovrebbe consentire di evitare una serie di fallimenti o di abbandoni precipitosi delle attività
tipress (archivio)
Fonte ats
Covid-19: condono pari a tre affitti per la ristorazione
L'esonero proposto dovrebbe consentire di evitare una serie di fallimenti o di abbandoni precipitosi delle attività

BERNA - I ristoranti e altri ritrovi non autorizzati ad aprire i battenti dopo il 27 di aprile dovrebbero poter godere di un esonero dal rimborso del credito COVID-19 nella misura di tre pigioni mensili al massimo. È quanto raccomanda (9 voti a 4) al Consiglio federale la Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S), secondo cui simile aiuto andrebbe riservato solo ai casi di rigore.

Stando a una nota odierna dei servizi parlamentari, gli affitti costituiscono un aggravio molto importante per alcune imprese, che difficilmente troveranno un accordo con il proprio locatore. L'esonero proposto consentirà, secondo la commissione, di evitare una serie di fallimenti o di abbandoni precipitosi delle attività.

Condividendo le constatazioni sulla situazione particolare della gastronomia, una minoranza preferirebbe invece una soluzione che implichi anche un contributo da parte dei proprietari.

Un colpo di mano al turismo - La CET-S propone anche al governo un contributo di 27 milioni di franchi a fondo perso a sostegno dei partner di Svizzera Turismo. Poiché i contratti che vincolano i partner turistici e Svizzera Turismo per le campagne dell'anno 2021 sono conclusi nel corso del primo semestre 2020, questo versamento è urgente.

La Commissione rinnova la sua richiesta all'esecutivo di sostenere, coordinandosi con i Cantoni, una campagna di promozione destinata alla clientela indigena non appena l'allentamento delle misure di confinamento consentirà di riprendere le attività del tempo libero e di vacanza allo scopo di rafforzare il turismo di prossimità e di garantire il rilancio economico del settore, duramente toccato dalla crisi sanitaria.

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COMMENTI
 

Meck1970 3 anni fa su tio
Tutto il cantone ha dovuto fermarsi..... quindi anche le spese, affitti, tasse, ...... dovevano essere fermati. Ma stranamente questo non è stato fatto.

seo56 3 anni fa su tio
No comment!

Equalizer 3 anni fa su tio
Personalmente credo che il metodo "Canton Vaud" sia il più corretto, anche se tutti questi aiuti settoriali creano delle spaventose alterazioni di mercato a favore degli uni e a sfavore degli altri. Una cosa è sicura se si danno dei soldi bisogna coinvolgere responsabilmente chi li prende, altrimenti va a finire male per chi opera correttamente e sta in piedi da solo, e questo non è assolutamente giusto. Altrimenti facciamo Mors tua vita mea, resta chi sa campare e ha fatto i conti giusti.
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