Il nostro Paese ha una delle più alte incidenze in Europa, ma la curva epidemica sembra appiattirsi.
Nonostante questo 2'573 persone sono ricoverate negli ospedali: la maggior parte di loro soffre di patologie pregresse. I tre sintomi più presenti sono ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete.
BERNA - I casi di coronavirus in Svizzera sono in aumento costante. La curva epidemica sembra però appiattirsi sempre di più. E il rallentamento dei contagi è ormai evidente. Tanto che anche la Confederazione potrebbe presto toccare il picco, un risultato, questo, che il Ticino ha raggiunto negli scorsi giorni grazie alle misure restrittive intraprese dalle autorità e al comportamento esemplare della popolazione. Comportamenti che - come sottolineato ieri dal medico cantonale Giorgio Merlani - dovranno venir mantenuti per non sprecare il risultato finora ottenuto. «Non è finita. Il virus continua a viaggiare. Dobbiamo muoverci in maniera ordinata, disciplinata e responsabile».
Casi stabili - Secondo le cifre pubblicate oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) - che si basano sui dati dei laboratori e dei medici - i contagi da Covid-19 nel Paese sono ora 22'242, ovvero 590 in più rispetto a ventiquattro ore fa. Nel dettaglio, l'aumento fatto segnare da ieri è di poco superiore a quello registrato tra domenica e lunedì (+552 casi). Rimane comunque significativamente inferiore rispetto agli 822 nuovi casi osservati tra sabato e domenica e ai 975 constatati tra venerdì e sabato.
Discrepanze - Le persone ospedalizzate sono 2'537, mentre quelle decedute sono almeno 641 (ieri erano 584). I dati ufficiali forniti dall'UFSP, soprattutto quelli relativi ai decessi, presentano però delle discrepanze con quelli che provengono direttamente dai cantoni. Questi sono stati raggruppati in una mappa dal dottorando dell'Università di Berna Daniel Probst. E le cifre - aggiornate praticamente in tempo reale - alle 12.00 ravvisavano meno contagi (21'907), ma nettamente piu decessi (787).
198 morti in Ticino - In Ticino, come detto, è stato raggiunto il picco e ora si inizia la discesa. Ma nonostante questo risultato incoraggiante, il nostro cantone resta la regione più colpita della Confederazione con ben 2'599 casi positivi e 198 decessi provocati da Covid-19. Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 53 nuovi contagi e nove persone hanno perso la vita a causa del virus. Nei Grigioni le vittime sono invece salite a 31 (+1) e le infezioni sono 657 (+11). L'incidenza della malattia in Ticino non ha eguali nel resto della Confederazione. Il nostro cantone con 731 casi per centomila abitanti precede infatti Ginevra (690), Vaud (547) e Basilea Città (485).
Superati i 100 morti a Ginevra - E proprio nel cantone che fu di Calvino è stata superata la soglia dei cento morti legati all'epidemia. Secondo i dati pubblicati oggi dalle autorità ginevrine, i decessi hanno toccato quota 103, 19 dei quali avvenuti in case per anziani. È invece in lieve calo (da 56 a 51) il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva. Il numero totale di casi positivi è salito a quota 3'502.
Ospedalizzazioni - Negli ospedali svizzeri sono ricoverate 2'573 persone tra 0 e i 101 anni con un'età mediana che si assesta sui 71. I ricoveri concernono uomini per il 61% dei casi. «Il 13% dei ricoverati di cui abbiamo i dati completi - precisa l'UFSP - non aveva malattie preesistenti». L'87% dei pazienti soffriva quindi già di una o più patologie. Ma quali sono le più citate? «La prima è l'ipertensione arteriosa (52%), seguono le malattie cardiovascolari (31%) e il diabete (23%). Tra le persone ricoverate in ospedale, i tre sintomi più presenti sono febbre (68%), tosse (65%) e problemi respiratori (40%). «Il 44% dei casi aveva la polmonite».
Decessi - Finora in Svizzera sono morte 641 persone. L'incidenza dei decessi è quindi di 75 morti per milione di abitanti. Anche la maggior parte dei decessi riguarda persone di sesso maschile. Gli uomini morti sono infatti 398 (62%), mentre le donne decedute sono 242 (38%). L'età delle vittime varia dai 32 di una paziente ginevrina - che già soffriva di varie gravi patologie - ai 101 anni. L'età mediana dei decessi è di 83. «Su 620 persone decedute con dati completi, il 98% soffriva di una o più malattie preesistenti». Anche qui le patologie più menzionate sono ipertensione arteriosa (66%), le malattie cardiovascolari (56%) e il diabete (28%).
La Svizzera resta tra i Paesi che fa più tamponi al mondo. «Abbiamo eseguito 167'429 test», precisano le autorità. «Circa il 15% di essi sono risultati positivi». La Confederazione ha pure una delle più alte incidenze della malattia in Europa.
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— BAG – OFSP – UFSP (@BAG_OFSP_UFSP) April 7, 2020
07.04 Attualmente, si contano 22'242 casi confermati da test di laboratorio, 590 in più rispetto al giorno precedente. https://t.co/gnPJVrJtZi pic.twitter.com/9pSnEMEtbH