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Con il boom dell'e-shopping (e le assenze per malattia) la Posta corre ai ripari con i contingenti all'invio

SVIZZERACon il boom dell'e-shopping (e le assenze per malattia) la Posta corre ai ripari con i contingenti all'invio

03.04.20 - 11:03
Che interessano 100 grandi mittenti: «In queste condizioni, l'attuale volume non è semplicemente più gestibile»
Keystone
Fonte 20Minuten/Dominique Zeier
Con il boom dell'e-shopping (e le assenze per malattia) la Posta corre ai ripari con i contingenti all'invio
Che interessano 100 grandi mittenti: «In queste condizioni, l'attuale volume non è semplicemente più gestibile»
Critici i commercianti: «C'è chi ha investito sulla logistica per far fronte alla domanda in crescita»

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - La Posta, confrontata con un vertiginoso incremento del traffico pacchi dovuto alla pandemia di coronavirus, tira il freno a mano e si appresta a contingentare i volumi di spedizione dei suoi 100 maggiori clienti. Altrimenti non sarà più in grado di far fronte all'enorme flusso di pacchi. Allertato, il settore della vendita per corrispondenza sta valutando quali misure adottare.

La Posta ha comunicato oggi ai suoi clienti principali di voler introdurre con effetto immediato una quota massima per giorno lavorativo di pacchi standard come misura d'emergenza, ha spiegato questa sera il portavoce del gigante giallo Oliver Flüeler, interpellato dall'agenzia di notizie Keystone-ATS. Con questa misura la Posta intende proteggere i propri collaboratori e mantenere l'approvvigionamento di pacchi in Svizzera.

Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha concesso alla Posta un contingentamento per una settimana, fino a Pasqua, ha precisato Flüeler. Su iniziativa del DATEC, in una tavola rotonda il gigante giallo, i venditori per corrispondenza, i concorrenti e le parti sociali sono invitati a trovare soluzioni valide per affrontare il più rapidamente possibile il problema della marea di pacchi.

Dall'inizio dell'emergenza, la Posta ha dovuto far fronte a un enorme aumento della distribuzione di colli. Il volume dei pacchi ha raggiunto di giorno in giorno nuovi livelli record e in alcuni casi ha addirittura superato le quote del periodo natalizio.

"I peggiori timori si sono avverati", scrive oggi l'Associazione delle imprese svizzere di vendita per corrispondenza in una nota. Senza misure adeguate, lo smistamento e la distribuzione dei pacchi rischia il collasso.

Nel comunicato, l'Associazione formula cinque misure che potrebbero contribuire a disinnescare la situazione. In primo luogo bisognerebbe dare la precedenza alle attività nazionali, sospendendo le cosiddette spedizioni UPU (Universal Postal Union). Si tratta di oltre 100'000 piccole spedizioni di merci al giorno provenienti dall'estero: per l'Associazione queste capacità dovrebbero essere liberate a favore del commercio nazionale.

Come seconda misura, la Posta dovrebbe utilizzare il suo canale di smistamento e distribuzione "lettere" anche per i pacchi di piccole dimensioni. In terzo luogo, fino a quando non vi sarà un allentamento nelle chiusure dei negozi, bisognerà consentire le consegne anche la domenica e nei giorni festivi. Quarta misura: introdurre una "raccolta controllata", rispettando le regole di distanza e di dosaggio in vigore nel commercio al dettaglio per i prodotti alimentari.

Ultima misura: revocare al più presto la chiusura dei settori non food nella grande distribuzione e nei negozi di alimentari. Secondo l'Associazione, il blocco dei prodotti di uso non quotidiano nei negozi rappresenta infatti un onere aggiuntivo non indifferente per il sistema dei pacchi.

Grazie a queste misure, secondo l'Associazione, si potrà mantenere la distribuzione dei pacchi rifornendo in maniera affidabile i consumatori.

 

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COMMENTI
 

Equalizer 3 anni fa su tio
Ma se le attività produttive sono chiuse come fa a funzionare l'e-shopping? Mica che gli articoli si impaccano da soli.

Arrosto72 3 anni fa su tio
Comunque, chiaramente ad un prezzo più alto, ci sono anche altri servizi di spedizione che funzionano piuttosto bene (DHL, UPS, ecc.). Io personalmente ho iniziato ad ordinare scegliendo DHL e in due giorni lavorativi arriva qualsiasi cosa, di qualunque dimensione e peso.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Arrosto72
Esatto.

Zico 3 anni fa su tio
@Bryan Paonessa Guerreiro tu hai l'aria di una che non ha mai mosso paglia da terra. che scivi tanto per usare le tue dita che saranno senz'altro fatte in una manicure di alto prestigio.

Arrosto72 3 anni fa su tio
Qui vedo troppi che non hanno capito che la salute dei dipendenti non c'entra niente ed è solo una scusa ... la Posta vuole continuare a massimizzare gli utili, altrimenti assumerebbero personale aggiuntivo temporaneo per coprire le esigenze, che sono OVVIAMENTE (ma va?) aumentate in conseguenza della situazione attuale. A tutti viene detto di stare a casa: OVVIAMENTE le persone ordinano per ricevere via posta. La posta che fa? C'è troppo da fare, contingentiamo.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Arrosto72
Esatto. Visto che ci siamo, perché non chiudere (lockdown) anche la vendita online! Cosi' niente più pacchi e possono chiedere il credito Covid ... mamma che inetti.

Marta 3 anni fa su tio
...a parte gli acquisti per shopping molti pacchi e lettere sono invii a parenti stretti (fuori Cantone) che a causa del coronavirus non possono mettersi in contatto fra di loro!! ragione di più che questo tipo di servizio deve essere efficiente. Tra l'altro si fanno pagare anche bene. Credo che possano organizzarsi comunque.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Marta
Esatto, dirigenza incapace.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
O peggio, dirigenza menefreghista.

P/P 3 anni fa su tio
??

siamosolonoi 3 anni fa su tio
Siamo un popolo di viziati, non abbiamo più il senso del sacrificio. Tutti hanno bisogno di qualcosa. Bisogna sapersi adattare alla situazione. I nostri avi avevano a disposizione forse un terzo di quello che abbiamo noi e hanno vissuto, quindi ce la possiamo fare pure noi. Basta lagnarsi!

miba 3 anni fa su tio
Risposta a siamosolonoi
Condivido al 100%

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a siamosolonoi
hai ragione. l'importante è criticare tutto e tutti.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a siamosolonoi
Se i nostri avi avessero avuto a disposizione quello che "abbiamo noi", avrebbero fatto come noi e noi, ai loro tempi, come loro. Basta frasi da buonismo inutile.

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
magari basta anche con interventi fuori luogo: la vuoi capire o no che siamo in una situazione senza precedenti! nella foto compare un pacco con una scritta: l'unica che si riesce a leggere. vai a vedere cosa contiene e dimmi se non si poteva andare a comprarseli in negozio!

siamosolonoi 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
@Mag Non c entra il buonismo ma il sapersi adattare alla situazione, mi sembra così elementare, la base proprio!

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
Concordo pienamente. Il continuo riferimento alla presunta saggezza dei nostri avi è del tutto fuori luogo. Non ha senso confrontare comportamenti di epoche diverse.

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Zico
anzi no, ce n'è un altro che contiene costumi da bagno... genere assolutamente di primissima necessità!

bdany79 3 anni fa su tio
Più pacchi più incassi!! non avete personale perché in malattia? Assumete personale rimpiazzante e voilá il gioco è fatto! E vissero tutti pacchi e contenti!

Arrosto72 3 anni fa su tio
Risposta a bdany79
Purtroppo la Posta fa bene i conti: ogni nuovo assunto, ancorché temporaneo, ha un costo e di conseguenza un numero minimo di pacchi e pacchettini da spedire per recuperarlo... se non ci guadagnano, a loro non frega niente della situazione o della gente... interessa il guadagno.

Arrosto72 3 anni fa su tio
Tutte scuse perché non vogliono intaccare il margine di guadagno... Si attrezzino con mezzi aggiuntivi e assumano personale ev temporaneo,che ovviamente costa. Ecco perché la spesa online richiede tempo e non ci sono date disponibili...

Fufabi 3 anni fa su tio
Da una parte le aziende dovrebbero iniziare ad adeguare le dimensioni dei pacchi al contenuto (quante volte spediscono più aria che contenuto?), dall'altra la posta dovrebbe capire il ruolo fondamentale che ha in questa crisi e di conseguenza restare al passo

miba 3 anni fa su tio
Da una parte la decisione è condivisibile, dall'altra tuttavia se La Posta svolgesse essenzialmente il compito per il quale esiste, alias la distribuzione, probabilmente in questo momento avrebbe meno problemi....

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Da quando sono una SA stanno peggiorando a vista d'occhio; il motivo? Semplice: il loro "cliente" è l'azionista e non più il Popolo (maledetto capitalismo!)

Zico 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
ora capisco...
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