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GRIGIONIOttanta milioni per le aziende grigionesi

30.03.20 - 11:39
È il pacchetto di aiuti previsto dal Governo cantonale, che va a integrare il sostegno della Confederazione.
Archivio Keystone
Fonte ATS
Ottanta milioni per le aziende grigionesi
È il pacchetto di aiuti previsto dal Governo cantonale, che va a integrare il sostegno della Confederazione.
Si pensa in particolare alle conseguenze economiche della pandemia per il settore turistico.

COIRA - Il Governo grigionese ha messo a punto un pacchetto di aiuti da 80 milioni di franchi - sotto forma di fideiussioni - a sostegno dell'economia. Obiettivo primario: garantire i posti di lavoro e i salari.

Nel canton Grigioni, con il suo importante settore turistico, le conseguenze economiche della pandemia saranno particolarmente marcate. Difficilmente gli aiuti della Confederazione saranno sufficienti per tutti gli interessati, scrive oggi in una nota il Governo retico.

Le prestazioni supplementari cantonali non mirano a risolvere problemi strutturali esistenti. Si tratta piuttosto di sostenere le imprese capaci di rispondere alle esigenze future che al momento hanno problemi di liquidità e per le quali gli strumenti della Confederazione non si applicano o risultano insufficienti.

Insieme ai mezzi messi a disposizione dalla Confederazione, l'economia grigionese avrà così a disposizione circa mezzo miliardo di franchi di aiuti sotto forma di liquidità.

In pratica il Cantone intende concedere fideiussioni per un importo di 80 milioni di franchi, che andranno a integrare e saranno sussidiarie a quelle della Confederazione. Gli importi potranno raggiungere il 15% della cifra d'affari fino a un massimo di 5 milioni di franchi per impresa.

Il cantone si assumerà una garanzia sussidiaria in misura del cento per cento, a condizione che le possibilità di credito garantite dalla Confederazione siano integralmente esaurite, che il fabbisogno di liquidità supplementare sia dimostrato e che la banca abbia esaminato la richiesta di credito.

L'Esecutivo retico ha peraltro deciso di rinunciare fino alla fine del 2020 a prelevare interessi di mora, come pure a riscuotere tasse d'ingiunzione per imposte, emolumenti, tributi e multe dovute al cantone. Al fine di aumentare la liquidità dei prestatori di servizi e dei fornitori, il Cantone si appresta inoltre a esaminare e saldare senza indugio le fatture a suo carico. E invita i comuni, gli istituti di diritto pubblico e le aziende a seguire per quanto possibile questo esempio.

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