È quanto teme la maggioranza delle persone che ha preso parte al sondaggio 20 minuti/Tamedia. L'oggetto è stato approvato dal 63,1% dei votanti
BERNA - I sondaggi lo avevano previsto sin dalle prime battute: l’estensione della norma anti-razzismo alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale è stata approvata dal 63,1% dei votanti (con una partecipazione del 40,9% a livello nazionale).
Ma la misura porterà effettivamente a una diminuzione degli attacchi fisici nei confronti di omosessuali e bisessuali? In molti non ci credono, come si evince dal sondaggio 20 minuti/Tamedia a cui dal 6 all’8 febbraio scorsi hanno preso parte oltre diecimila persone da tutta la Svizzera. Il 54% degli interpellati ritiene infatti che la situazione non cambierà (contro un 40% che la vede diversamente e un 6% che non prende posizione).
Fatto sta che la norma anti-omofobia è stata approvata, con un voto che vede soltanto gli elettori UDC tra i contrari. La maggioranza più ampia si trova tra i partiti della sinistra (88% dei verdi e ben il 91% dei socialisti). I “sì” vanno inoltre calando (ma restano la maggioranza) con l’aumentare dell’età.
Iniziativa sugli alloggi: «Respinta da chi vive in periferia» - L’iniziativa popolare “Più abitazioni a prezzi accessibili” aveva invece inizialmente raccolto molto consenso. Ma con l’avvicinarsi con l’odierno appuntamento alle urne, i contrari erano passati in vantaggio. E infatti oggi la proposta è stata bocciata dal 57,1% dei votanti.
L’iniziativa è stata respinta soprattutto da chi vive in periferia o in campagna, come si evince dal sondaggio 20 minuti/Tamedia. I favorevoli sono infatti in vantaggio soltanto tra i residenti in città, con una percentuale del 55%. E tra l’altro tra chi vive in un’abitazione in affitto (in questo caso i favorevoli sono al 58%).
Non è poi una sorpresa che il “no” prevalga - sempre secondo i risultati del rilevamento - tra coloro che guadagnano più di undicimila franchi al mese. Ma soltanto tra chi ha un salario mensile inferiore ai tremila franchi vince il “sì” (si parla di una percentuale del 54%).
Il sondaggio elettorale è stato condotto da 20 minuti e Tamedia in collaborazione con LeeWas. Sono 10'317 le persone da tutta la Svizzera che dal 6 all'8 febbraio hanno preso parte al sondaggio 20 minuti/Tamedia sulle votazioni federali del 9 febbraio 2020. I dati vengono ponderati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d’errore si attesta all’2,1%. Più informazioni su tamedia.ch/umfragen (in tedesco) o tamedia.ch/sondage (in francese).