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SVIZZERAStop alle telefonate delle assicurazioni

24.01.20 - 17:49
È stato raggiunto un accordo riguardo al telemarketing come pure per il pagamento di provvigioni agli intermediari
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Stop alle telefonate delle assicurazioni
È stato raggiunto un accordo riguardo al telemarketing come pure per il pagamento di provvigioni agli intermediari

BERNA - Basta fastidiose telefonate di persone che propongono un cambio di cassa malattia: gli assicuratori hanno raggiunto un accordo riguardo alle cosiddette "chiamate a freddo", come pure per il pagamento delle provvigioni agli intermediari. L'intesa, a carattere volontario, concerne sia l'assicurazione di base che quelle complementari ed entrerà in vigore il 1. gennaio 2021.

Le telefonate pubblicitarie da parte delle compagnie di assicurazione sanitaria sono da diversi anni fonte di fastidio. Consapevoli della situazione e dopo un fallimentare tentativo di autoregolamentazione, le due associazioni di categoria curafutura e santésuisse hanno deciso di procedere a un nuovo accordo settoriale.

L'intesa disciplina la collaborazione con gli intermediari che procedono al telemarketing: stabilisce norme vincolanti in materia di qualità della consulenza e di remunerazione nell'acquisizione di clienti.

L'elemento centrale dell'intesa è la rinuncia degli assicuratori a ricorrere alle chiamate a freddo: non dovrebbero quindi più esserci telefonate indesiderate da parte di intermediari. Inoltre è stato deciso di limitare la provvisione versata agli operatori esterni a un massimo di 70 franchi per l'assicurazione di base e all'equivalente di un premio annuo per l'assicurazione complementare.

Le sanzioni - L'accordo permetterà di applicare sanzioni incisive in caso di inosservanza: un tribunale arbitrale, composto di un rappresentante di ciascuna delle due associazioni di categoria e di un rappresentante della Fondazione per la protezione dei consumatori, potrà infliggere multe fino a 100'000 franchi per l'assicurazione di base e fino a mezzo milione di franchi per l'assicurazione complementare.

All'accordo, concluso su base volontaria, hanno già aderito quaranta assicuratori malattia, ovvero circa il 90% delle casse attive sul territorio elvetico. Tra di esse non figura tuttavia il gruppo Sanitas, ad esempio, che conta più di 800'000 assicurati.

In realtà l'intesa non costituisce una vera e propria novità: nel 2016 santésuisse aveva introdotto un accordo settoriale che si è però ben presto rivelato insufficiente. Curafutura aveva fatto lo stesso nel 2017, ma entrambe le misure non si sono dimostrate efficienti.

Consapevoli della debolezza intrinseca del nuovo accordo, le due organizzazioni di categoria chiedono ora al Consiglio federale di renderlo vincolante per l'intero settore. Ma il tema non è certo nuovo per la politica, che ne ha già discusso più volte. Nel 2017 il parlamento ha proposto una modifica di legge. Una mozione approvata lo scorso giugno incarica il governo di regolamentare il settore delle assicurazioni malattia.

Interpellato da Heidi.news, portale che ieri ha dato notizia dell'intesa conclusa dai due gruppi assicurativi, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha indicato che questo nuovo accordo non modifica in alcun modo la procedura prevista per l'adozione delle leggi. La bozza di legge uscita dalle Camere sarà sottoposta a consultazione nel primo semestre di quest'anno.

Le reazioni - Le reazioni all'accordo annunciato oggi sono piuttosto tiepide. Resta da vedere se l'intesa potrà davvero essere dichiarata vincolante, ha indicato a Keystone-ATS Yannis Papadaniel, responsabile del settore salute presso la Federazione romanda dei consumatori (FRC): il meccanismo «va nella giusta direzione: mettendo un tetto alle commissioni, limita le distorsioni in termini di informazione».

Papadaniel accoglie con favore pure l'inclusione di un rappresentante dei consumatori nel tribunale arbitrale, anche se si rammarica del fatto che le organizzazioni a difesa dei consumatori non siano state coinvolte nei lavori per fissare le modalità di quest'istanza. Una questione poco felice è invece quella delle multe inflitte alle casse, che verranno verosimilmente pagate con prelievi sui premi assicurativi.

Più critica la Fondazione per la protezione dei consumatori (Stiftung für Konsumentenschutz, SKS), secondo cui l'accordo presenta notevoli lacune. L'organizzazione svizzerotedesca chiede ad esempio che si proceda a un divieto assoluto delle commissioni. Inoltre, gli intermediari devono separare le attività legate all'assicurazione di base da quelle dell'assicurazione complementare quando vengono stipulati i contratti.

Anche secondo comparis.ch l'accordo è problematico: per Felix Schneuwly, responsabile degli affari pubblici del portale di comparazione online, esso riguarda solo gli intermediari impiegati come esterni (non il personale delle casse malattia), come pure i motori di confronto dei premi. Ad avvalersi di questi intermediari esterni sono, per ragioni di costi, soprattutto le piccole casse malattia: ciò creerà, secondo Schneuwly, una disparità di trattamento, favorendo i grandi assicuratori.

Inoltre, questo accordo non pone certo fine ai rastrellamenti in cerca di nuovi clienti. Questo obiettivo sarà raggiunto con l'assunzione di nuovo personale, con più pubblicità e altri tipi di sponsorizzazione. Tutti sforzi, questi, che avverranno a spese degli assicurati, prevede l'esperto.

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COMMENTI
 

Tato50 4 anni fa su tio
Mi ha appena telefonato una di quelle +41 77 961 57 15. Peccato che si comincia nel 2021

Giacomo.swiss 4 anni fa su tio
La consulenza dovrebbe essere data solo da professionisti iscritti all'albo degli intermediari ed in possesso del numero FINMA. Solo così si può avere un raffronto serio e professionale ed evitare casini e dimenticanze. Solo così può esserci concorrenza. Altrimenti solo le casse che fanno più marketing (a spese degli assicurati) e spendono più soldi avranno più assicurati. A questo punto è giusto che questi professionisti siano pagati.

Fran 4 anni fa su tio
Ho tolto il telefono fisso per questo motivo Non potete capire il sollievo e la gioia??

Bayron 4 anni fa su tio
Il fatto che sia volontario é tutto dire!

miba 4 anni fa su tio
Alleluia! Meglio tardi che mai...

Tato50 4 anni fa su tio
Finalmente ! Sono anni che "salvo" queste telefonate nella rubrica con la scritta "Call Center" almeno non rispondevo. Poi sono arrivati quelli con il prefisso 091... e li mi fregavano !

jena 4 anni fa su tio
azzzz... dopo 20 anni che rompono i maroni qualcuno si sveglia...

Libero pensatore 4 anni fa su tio
Le chiamate a freddo non vanno bene. Mi va bene ricevere chiamate e offerte dalla mia assicurazione ma non da intermediari. Inoltre le provvigioni per il premio base vanno abolite. Mi sta bene per le complementari che sono un mercato privato. Ma per la base no, perché è obbligatoria e queste provvigioni aumentano i costi.

Pepperos 4 anni fa su tio
Risposta a Libero pensatore
Per fortuna aderisco ad una cassa malati, che vieta gli intermediari SLkk
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