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SVIZZERASnacks e birre gratis non vanno giù all'esercito

14.01.20 - 09:13
Alcune aziende inviano dei pacchetti omaggio ai militi che ne fanno richiesta. Una consuetudine malvista: «I membri dell'esercito vengono nutriti adeguatamente»
Keystone (archivio)
Snacks e birre gratis non vanno giù all'esercito
Alcune aziende inviano dei pacchetti omaggio ai militi che ne fanno richiesta. Una consuetudine malvista: «I membri dell'esercito vengono nutriti adeguatamente»

ZURIGO - La scuola reclute invernale è iniziata ieri. Secondo i dati forniti dell'esercito svizzero, circa 11'600 futuri soldati sono entrati in servizio nelle varie caserme. Per loro si prospettano settimane intense, con chilometri di marce e poche ore di sonno.

Per affrontare al meglio l'estenuante scuola reclute, la pagina Instagram Armysieche, che ha oltre 26'000 seguaci, pubblica regolarmente dei suggerimenti. E fra questi ce n'è uno piuttosto particolare: «Scrivi alle aziende e dì loro che sei alla scuola reclute», scrive un utente. Perché, dice: «Spesso ti inviano un pacco». Avere sempre a disposizione degli snack è molto importante, afferma l'internauta: «Dipende dal cuoco, ma normalmente non si mangia affatto bene. Quindi barrette di cereali o carne secca possono essere molto utili».

Carne secca e birra - In effetti alcune aziende inviano pacchetti di alimenti gratuiti alle reclute. Il distributore di carne Bell, secondo il suo portavoce, «di solito» manda qualcosa alle reclute che scrivono alla compagnia: «La maggior parte dei nostri pacchetti alimentari contiene carne secca e snack». Si tratta di un «bel gesto» per le reclute.

E anche Feldschlösschen lo fa: «Esiste una tradizione secondo cui le reclute possono ricevere una sorpresa se ci viene mandata una lettera», afferma la portavoce Gaby Gerber. Il birrificio invia un «piccolo pacchetto da condividere con i camerati». Tali confezioni contengono sia birra analcolica, sia birra normale e dovrebbe essere «un piccolo ringraziamento per il loro impegno in favore della Svizzera».

La birra gratuita viene fornita anche dal concorrente Heineken, che comprende i marchi Calanda, Eichhof e Haldengut: «Inviamo da quattro a cinque pacchi a settimana in estate, un po' meno in inverno», dice il portavoce Antonio Govetosa. «Inviamo un pacchetto da sei birre e omaggi come magliette e portachiavi», aggiunge.

Il produttore di bevande energetiche Red Bull non spedisce direttamente i suoi prodotti, ma spiega che le reclute possono ordinare Red Bull dalla caserma «a condizioni speciali». Anche Coop ha a cuore le reclute: «Inviamo alle reclute un buono regalo con il quale possono poi creare da soli una selezione di alimenti adatta», ha detto a 20 Minuten la portavoce Marilena Baiatu. 

L'esercito non gradisce - Ma se i pacchi delle compagnie sono ben accolti dalle reclute, l'esercito non gradisce più di tanto questa pratica: «I membri dell'esercito sono ben curati e nutriti adeguatamente», ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Reist. «Al contrario - aggiunge - ci sono molte persone in Svizzera che avrebbero bisogno di questo tipo di aiuti».

L'esercito è inoltre particolarmente infastidito dalle confezioni di birra: «L'invio di alcool è malvisto visto che consumare alcolici in stanza è vietato», afferma Reist. La birra può essere consumata solo durante le uscite libere.

Ma i birrifici si appellano al buonsenso delle reclute: «Partiamo dal presupposto che le reclute rispettino le norme militari e si godano la nostra birra solo nel loro tempo libero», afferma il portavoce di Heineken Govetosa.

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