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SVIZZERALa Svizzera potrebbe fare di più per Julian Assange

29.12.19 - 12:53
Lo sostiene il relatore dell'Onu contro la tortura Nils Melzer: «Posizione troppo interlocutoria, c'è bisogno di più chiarezza»
Keystone
Julian Assange
Julian Assange
La Svizzera potrebbe fare di più per Julian Assange
Lo sostiene il relatore dell'Onu contro la tortura Nils Melzer: «Posizione troppo interlocutoria, c'è bisogno di più chiarezza»

BERNA - La Svizzera potrebbe fare di più per Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, alla luce della sua tradizione democratica, umanitaria e in materia di diritti umani.

È quanto dichiarato al "SonntagsBlick" dal relatore dell'ONU contro la tortura, Nils Melzer di Zurigo, secondo cui «mantenere il silenzio non è certo nell'interesse a lungo termine della Svizzera».

Diverse personalità nella Confederazione, nonché organizzazioni e partiti, hanno chiesto alle autorità di concedere l'asilo all'Australiano. «Ma la Svizzera vuole evitare di posizionarsi dalla parte sbagliata e di esporsi. Non vuole che gli americani attacchino il suo centro finanziario».

«Tuttavia è in gioco la protezione degli informatori, la libertà di stampa e lo stato di diritto», ha sottolineato Melzer, tutti temi sui quali la nostra politica ufficiale è assai impegnata.

Secondo Melzer - esperto indipendente dell'ONU e professore di diritto internazionale - la Svizzera «potrebbe essere più chiara anche di fronte a Stati potenti e chiedere il rispetto delle norme fondamentali del diritto internazionale per via diplomatica».

Melzer è preoccupato per le condizioni di salute di Assange, detenuto in un carcere britannico in totale isolamento. Assange, che Melzer ha potuto visitare più volte, mostra «sintomi clinici di tortura psicologica». Oltre ad essere sotto sorveglianza video 24 ore su 24, è isolato da «qualsiasi contatto amichevole e familiare». Non ha accesso ai suoi avvocati americani né al fascicolo dell'accusa, il che gli provoca un forte stress.

Medici di tutto il mondo hanno recentemente chiesto pubblicamente alla Ministra degli Interni britannica Priti Patel di autorizzare il trasferimento di Assange in una clinica. Il 19 di dicembre, diverse ONG, sindacati e le sezioni ginevrine di diversi partiti di sinistra hanno domandato alla Svizzera di concedere asilo politico al fondatore di Wikileaks.

Wikileaks, in breve

Nel 2010, Wikileaks - associazione senza scopo di lucro che riceve in forma anonima documenti di ogni tipo protetti dal segreto di stato per poi pubblicarli sul proprio sito web - aveva pubblicato oltre 700'000 documenti riservati sulle attività militari e diplomatiche degli Stati Uniti.

Assange, 48 anni, è detenuto nel Regno Unito dal maggio scorso, dopo che l'Ecuador del nuovo presidente Lenin Moreno gli ha revocato l'asilo concesso 7 anni prima da Rafael Correa. Nel frattempo ha finito di scontare la pena per violazione dei termini della libertà vigilata inflittagli nel 2012, quando si rifugiò nell'ambasciata ecuadoriana a Londra.

Ma rimane in cella in attesa dell'avvio delle udienze previste da febbraio 2020 sull'estradizione chiesta dagli Stati Uniti, paese dove rischia una condanna fino a 175 anni di galera. E dove secondo molti non può sperare in un giudizio equo.

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COMMENTI
 

sedelin 4 anni fa su tio
é una VERGOGNA che un uomo venga torturato e lasciato morire in modo disumano nel silenzio e nell'indifferenza di chi potrebbe fare qualcosa per salvarlo dai mostri.

Esse 4 anni fa su tio
L'attuale Assange ha la stessa funzione di un cadave appeso in piazza

Tato50 4 anni fa su tio
@Treccani Danilo !!!!! Hai sritto tu il vocabolario ? ;-))

spike3.0 4 anni fa su tio
La presa a carico dei poveri cittadini di questo mondo sembra essere diventato il nostro sport nazionale...ha perso un'occasione d'oro per tacere signor Melzer, sputando su un paese che di miliardi ne spende ogni anno(dalle nostre tasche)per proteggere, difendere ,sostenere e assistere decine tra popoli(o meglio governi) persone ,associazioni, Ong e quant'altro...che spesso di meritevole non hanno un c***o

Bayron 4 anni fa su tio
Perché mai! Spione era e spione rimane.

Zarco 4 anni fa su tio
Cucù, vai a dirlo in certe nazioni!

Tato50 4 anni fa su tio
Melzer, la Svizzera è meglio che si occupi prima dei propri cittadini-;(((((

Um999 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Eh no sarebbe troppo semplice e poi i risultati sarebbero misurabili, invece così si spara sempre nel mucchio.

Zarco 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Noi svizzeri soliti buonisti, altre nazioni se ne fregano..,

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Zarco
Infatti, diamo i documenti agli asilanti che non hanno diritto allo statuto di rifugiato perché la loro domanda è stata respinta. Dicono che il loro rimpatrio non è possibile ma se rientrano al paesello natio per le vacanze questo è un dettaglio!

Zarco 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Poi ci pensa il tribunale federale, di rosso pitturato...

Tato50 4 anni fa su tio
Risposta a Um999
Non ho capito il concetto-;))

Um999 4 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Occuparsi dei propri cittadini si rischia di essere misurati sui risultati e naturalmente prendersi onori e possibili oneri. Inversamente parlare di questioni su ampia scala si fa bella figura anche senza far nulla e si ha la possibilità di accusare terzi e quarti. Tutto qui. Saluti
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