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GINEVRABrandt respinge ogni addebito: «Accuse senza senso»

16.12.19 - 10:49
Il granconsigliere ginevrino era stato arrestato (e poi rilasciato) per presunta violazione del segreto d'ufficio
Keystone (archivio)
Brandt respinge ogni addebito: «Accuse senza senso»
Il granconsigliere ginevrino era stato arrestato (e poi rilasciato) per presunta violazione del segreto d'ufficio

GINEVRA - Il granconsigliere ginevrino Simon Brandt (PLR), arrestato e poi rilasciato venerdì scorso per presunta violazione del segreto d'ufficio, contesta gli addebiti e punta il dito contro i metodi della polizia.

Ieri sera il comitato direttivo della sezione liberale radicale della città di Ginevra all'unanimità, dopo averlo sentito su sua richiesta, ha espresso «totale sostegno» nei suoi confronti. La candidatura di Brandt al Municipio della città di Calvino nelle elezioni comunali della prossima primavera è mantenuta.

In interviste pubblicate online, pure ieri sera, dalla Tribune de Genève e da Le Courrier, il 35enne respinge le accuse rivoltegli. Tra i sospetti a suo carico c'è quello di aver trasmesso a terzi dati di polizia, a cui avrebbe avuto accesso grazie alla sua funzione di dipendente del servizio di analisi strategica della polizia. In seguito all'inchiesta, Brandt è stato sospeso dal suo incarico.

«Queste accuse non hanno senso», dice Brandt, precisando di aver ricevuto le indicazioni da un conoscente e non attraverso documenti. E rimprovera la polizia per non aver eseguito i necessari controlli prima di arrestarlo venerdì mattina presto. Le forze dell'ordine quel giorno hanno anche effettuato quattro perquisizioni, a casa della madre e nel suo ufficio. Il suo computer è stato sequestrato.

Il deputato contesta anche la seconda accusa, ossia quella di aver diffuso il rapporto sui rimborsi spese dei funzionari comunali. Spiega che il documento è considerato pubblico dall'incaricato della protezione dei dati e della trasparenza.

Brandt considera come «molto grave» anche l'accusa di aver operato per il consigliere di Stato Pierre Maudet (PLR), oggetto di un'indagine per presunta accettazione di vantaggi per il suo controverso viaggio ad Abu Dhabi nel 2015. Era stato Maudet ad aver nominato Brandt nel servizio di analisi strategica della polizia. Il granconsigliere afferma che «probabilmente attraverso di me, alcune persone vogliono colpire lui».

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