Nessuna evoluzione in 50 anni nei campi considerati tipicamente maschili
FRIBURGO - Per una stessa prestazione in ambiti considerati tipicamente maschili una donna continua a essere ritenuta meno competente di un uomo. Lo rileva uno studio europeo al quale ha partecipato l'università di Friburgo.
Lo studio ha riguardato la valutazione dei giochi di prestigio, dove prevale il genere maschile, ha indicato in una nota l'ateneo romando. Il gruppo di ricerca ha presentato giochi di magia, in video, a 64 persone, di cui 33 donne. Le scene riprendevano solo le mani, in modo che non fosse possibile identificare il genere della persona che li effettuava.
Alla prima metà dei partecipanti interrogati i giochi di prestigio erano presentati come compiuti da Nathalie e all'altra metà da Nicolas. I risultati hanno mostrato chiaramente che i giochi che si supponeva fossero compiuti da Nathalie sono stati giudicati meno buoni e meno impressionanti di quelli effettuati da Nicolas.
Nessuna evoluzione in 50 anni - Lo studio diretto a Friburgo da Pascal Gygax, direttore dell'équipe di psicolinguistica e psicologia sociale applicata, è stato svolto in collaborazione con gruppi di ricerca di Besançon (F), Parigi e Londra. Nel 1968, un'analisi condotta da Philip Goldberg negli Stati Uniti aveva dato un risultato simile chiedendo a 40 donne di valutare articoli di giornale scritti da John T. McKay o da Joan T. McKay.
Questi nuovi esiti mostrano «che un meccanismo discriminante già studiato negli anni Sessanta è sempre di attualità nel 2019», si legge nel comunicato. L'articolo dello studio è stato pubblicato nel periodico Social Psychological Bulletin.