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SVIZZERATerrorismo, oltre 300 divieti d'entrata

14.11.19 - 11:24
Nel periodo tra il 2016 e il 2018 la Fedpol ha emesso anche 19 espulsioni
Depositphotos (archivio)
I due obiettivi prioritari del governo sono, da un lato, la protezione della popolazione dagli attacchi terroristici e, dall'altro, non lasciare impuniti i cittadini svizzeri recatisi all'estero per motivi terroristici.
I due obiettivi prioritari del governo sono, da un lato, la protezione della popolazione dagli attacchi terroristici e, dall'altro, non lasciare impuniti i cittadini svizzeri recatisi all'estero per motivi terroristici.
Terrorismo, oltre 300 divieti d'entrata
Nel periodo tra il 2016 e il 2018 la Fedpol ha emesso anche 19 espulsioni

BERNA - L'Ufficio federale di polizia (Fedpol) ha emesso, tra il 2016 e il 2018, 331 divieti d'entrata e 19 espulsioni per salvaguardare la sicurezza interna ed esterna: si trattava di persone che presentavano un legame con il terrorismo. Lo ha indicato oggi il Consiglio federale in una risposta a un'interpellanza della consigliera nazionale Barbara Steinemann (UDC/ZH).

La consigliera nazionale zurighese chiedeva informazioni sul caso dei due cittadini elvetici coinvolti nell'assassinio delle due turiste danesi in Marocco e condannati a pene detentive nel paese nordafricano. Il Consiglio federale non si pronuncia su questo caso - per motivi di segreto di procedura penale e di protezione dei dati e della personalità.

Nella sua risposta odierna, il governo ribadisce tuttavia «di attribuire la priorità assoluta alla sicurezza della popolazione svizzera». Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) osserva attentamente la situazione ed è in contatto con le autorità partner estere.

I due obiettivi prioritari del governo in materia sono, da un lato, la protezione della popolazione dagli attacchi terroristici e, dall'altro, non lasciare impuniti i cittadini svizzeri recatisi all'estero per motivi terroristici. Si tratta di perseguire penalmente i reati ed eseguire eventuali pene nello Stato in cui sono stati commessi fondandosi su norme internazionali.

Il Consiglio federale ricorda che se le persone che partecipano ad attività terroristiche arrecando grave pregiudizio agli interessi o alla reputazione della Svizzera hanno la doppia cittadinanza, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) può già oggi, con il consenso dell'autorità del Cantone d'origine, revocare la nazionalità elvetica.

Le varie misure verranno integrate con il disegno di legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo trasmessa al Parlamento lo scorso maggio. Questo progetto permette alla Confederazione di ordinare, su domanda dei Cantoni, misure di polizia adeguate. In particolare è previsto anche di impedire l'espatrio di potenziali terroristi sequestrandone il passaporto e imponendo loro un obbligo di presentarsi alle autorità.

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