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SVIZZERAAfghano convertito al cristianesimo: «Non può essere rimpatriato»

05.11.19 - 14:42
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha accettato un ricorso del giovane di etnia hazara. «Un ritorno in Patria lo esporrebbe al rischio di persecuzione e la sua vita sarebbe in pericolo
Keystone (archivio)
La CEDU ha smentito i Tribunali elvetici: «Se procedesse al rimpatrio Berna violerebbe l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo».
La CEDU ha smentito i Tribunali elvetici: «Se procedesse al rimpatrio Berna violerebbe l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo».
Afghano convertito al cristianesimo: «Non può essere rimpatriato»
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha accettato un ricorso del giovane di etnia hazara. «Un ritorno in Patria lo esporrebbe al rischio di persecuzione e la sua vita sarebbe in pericolo

BERNA - La Svizzera non può rispedire in patria un cittadino afghano convertitosi al cristianesimo. Stando alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), nel proprio Paese l'interessato sarebbe esposto al rischio di persecuzione e la sua vita sarebbe in pericolo.

Secondo la decisione di Strasburgo, pubblicata oggi, se procedesse al rimpatrio Berna violerebbe l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La corte si è espressa all'unanimità accettando un ricorso del protagonista della vicenda.

L'afghano, un ragazzo sulla ventina di etnia hazara, è arrivato in Svizzera nel marzo 2014 e ha depositato una domanda d'asilo. A suo dire, aveva lasciato la sua terra natia per ragioni di sicurezza e a causa della sua conversione dall'islam al cristianesimo.

La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha però respinto la sua richiesta nel febbraio 2015, ritenendo che i motivi evocati non fossero credibili. Dopo un primo ricorso, il Tribunale amministrativo federale (TAF), nell'ottobre 2016, ha dato ragione alla SEM.

Stando ai giudici di San Gallo, la conversione religiosa era autentica, ma, in caso di rinvio, il richiedente non si sarebbe trovato in una situazione a rischio. Per il TAF, magari non sarebbe potuto tornare nella sua provincia di origine, la regione della città di Ghazni, ma avrebbe potuto stabilirsi a Kabul, dove abitano zii e cugini. La sua nuova fede non avrebbe influito, in quanto sconosciuta ai famigliari.

Ma l'afghano non si è arreso, portando il suo caso fino a Strasburgo. Durante la procedura davanti alla CEDU, il rimpatrio è stato sospeso.

La corte ha fatto notare che numerosi documenti internazionali attestano persecuzioni nei confronti di afghani diventati cristiani. Il TAF, sola istanza giuridica ad aver esaminato il dossier, è stato criticato per non avere esaminato né il modo in cui l'uomo viveva la propria fede dopo il battesimo in Svizzera né come avrebbe potuto esercitarla in patria se fosse stato costretto a ritornarci.

Presumendo che il richiedente non avrebbe avuto alcun problema sistemandosi a Kabul, il TAF non ha eseguito un esame rigoroso e approfondito. Inoltre, proseguono i giudici europei, la spiegazione giunta da San Gallo implica per l'interessato l'obbligo di vivere nella menzogna.

La CEDU mette anche in risalto che lo stesso TAF, in un'altra sentenza, ha stabilito che la dissimulazione e la negazione quotidiana delle proprie convinzioni intime nel contesto afghano possono in alcuni casi essere qualificate come pressione psicologica insopportabile. Da ultimo, secondo Strasburgo la comunità hazara continua a essere discriminata, un fatto che non può venire ignorato.

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COMMENTI
 

tazmaniac 4 anni fa su tio
Ogni giorno, fino a 11 persone si fanno vive presso l'Istituto specializzato per il matrimonio forzato della Confederazione. Di queste, un terzo non ha raggiunto la maggiore età. «Non sono mai state così tante», commenta il responsabile Anu Sivaganesan. Solo nel 2018 sono state 119. Si tratta perlopiù di ragazze provenienti da Siria, Afghanistan, Iraq, Turchia e Somalia. ...tutto il resto è fuffa...direi...ecco quello che viene importato in Svizzera... che dire, un gran bel progresso...

moma 4 anni fa su tio
A me interesserebbe sapere a quanto ammontano i costi legali di questa faccenda e chi li ha pagati. Calcolando che sicuramente non saranno bazzeccole. Io per una mia causa legale ho dovuto sborsarli di tasca mia. Qui non so. Non so, non so. Magari qualcuno me lo dice.

Dioneus 4 anni fa su tio
Mi sembra evidente. Sottoscrivo la decisione della Corte Europea: a differenza della sezione della migrazione svizzera lì qualcuno ragiona

Bayron 4 anni fa su tio
Furbo il tizio!! Pora Svizzera

MIM 4 anni fa su tio
richiesta del 2015; ma siamo quasi nel 2020!!! Chi paga tutti questi ricorsi e controricorsi? I socialisti? Quelli contro la religione cattolica? Veramente un mondo incomprensibile e inaccettabile.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a MIM
forse avere un po' di umanita' e non guardare solo ai soldi non sarebbe cosi male....magari il mondo andrebbe anche meglio no ? conosco , per lavoro, il mondo arabo, e se solo pensi che NON puoi convertirti in nessuna religione per legge ( se mussulmano di nascita ) prova a immaginare le conseguenze..

Lonely Cat 4 anni fa su tio
Si chiama Taqiyya, una strategia di conquista regolamentata nel manuale da guerra islamico.

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Lonely Cat: non esiste un manuale da guerra islamico e la taqiyya, che peraltro non è prevista da tutte le scuole islamiche, è autorizzata per aver salva la vita rispetto alle persecuzioni (per le scuole islamiche che l'autorizzano, soprattutto sciite) e non per conquista. Studi meglio ;)

pulp 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Se possiamo più o meno condividere che non c'é un "manuale da guerra", neanche quello che tu affermi é certo e certificato. Uno perché ci sono delle evoluzioni delle situazioni e delle percezioni. Tutto il movimento Jihadista infatti pone alla base del suo pensiero il combattimento verso l'occidente in quanto ritenuto un pericolo grave per l'islam stesso. Ecco quindi che la (presunta) persecuzione occidentale va combattuta e l'occidente é un pericolo grave, allora anche la dissimulazione può trovare degli Imam ben disposti a tollerarla. Io comunque avrei semplicemente fatto una cosa con questo ragazzo: Gli avrei detto - adesso mangiamo una bella cotoletta di maiale, con una bella birra e facciamo visitare la tua fidanzata da un ginecologo maschio e poi mettiamo tutto in rete…. se sei d'accordo, allora puoi restare :-)

volabas 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
Esatto quello che dici a fine del tuo commento; cotoletta con birra e visita ginecologica. Non avrebbe nulla da dire se effettivamente si è "convertito". Dubito molto che possa accettare..mah

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
In realtà è certo e certificato a livello dottrinale. Difatti anche il concetto di jihad per come sostenuto dagli estremismi salafiti è contrario al Corano. Appellarsi ad aspetti religiosi non significa che lo siano. Riguardo alla seconda parte del tuo intervento, esso denota solo una mancanza di rispetto verso le convinzioni ed opinioni altrui ed un tentativo di prevaricazione. Lo stesso capita ai cristiani, o agli occidentali in generale, in alcuni paesi islamici benché il Corano preveda e sancisca la libertà di culto e di pratiche per le Genti del Libro: mi aspetto quindi per onestà intellettuale che tu sia d'accordo con questi atteggiamenti di una parte del mondo islamico ;)

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
@pulp. Riformulo: anche se cristiano può rifiutarsi di mangiare carne di maiale in quanto impura (Lev 11; Deu 14), non voler consumare birra perché astemio o perché la Bibbia in più parti mette in guardia sui pericoli dell'alcolismo e non voler mandare la propria moglie da un ginecologo maschio perché, ad esempio, anche io preferisco che mia moglie venga visitata da ginecologhe donne e questo indipendentemente dalla mia confessione religiosa. Siamo a livello da discorsi da bar, noto.

pulp 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Io invece noto che sei caduto nella provocazione, esattamente come immaginavo. In primis perché cercando di metterti su una cattedra parlando di "dottrina" smascheri l'evidente incongruenza fra la Jihad e la stessa dottrina che tu spacci per certa e certificata. Secondariamente perché da paladino delle libertà, arrivi addirittura alla misoginia, parlando di quello che tu preferisci relativamente le visite nelle parti intime di tua moglie…. mi sarei aspettato (da un paladino delle libertà) una presa di posizione del tipo - mia moglie va dal o dalla ginecologa che vuole…. risposta che avrei preso per buona relativamente la mia provocazione.

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
Non ci sono incongruenze: il concetto di jihad come inteso dagli estremisti non esiste. Io posso uccidere in nome di Dio, ma ciò non farebbe di me un cristiano. Tra again ;)

Dioneus 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
Riguardo a mia moglie: se a te va bene che il primo che passi le guardi la vagina, a me non da problemi;) non c'entra nulla con il discorso che faticosamente sto cercando di tenere su binari un po'più sostanziosi, beninteso:)

pulp 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Curioso... a te il moderatore passa il termine che inizia con la v e finisce con la a. A me no.... davvero curioso....

Zico 4 anni fa su tio
se scendono dai gommoni con il crocifisso al collo li manderemo a Strasburgo. Lì daranno loro sicuramente vitto alloggio ed un bel letto per riposar....
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