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GINEVRAContratti «troppo precari», il Cantone frena Uber

01.11.19 - 12:17
I conducenti devono essere trattati come dipendenti e non come partner per il Governo, che vieta l'attività. L'azienda californiana ha 30 giorni per presentare ricorso
Keystone (archivio)
Uber è chiamata ad adeguarsi alla legge cantonale sui taxi e i veicoli da trasporto con autista e al Codice delle obbligazioni.
Uber è chiamata ad adeguarsi alla legge cantonale sui taxi e i veicoli da trasporto con autista e al Codice delle obbligazioni.
Contratti «troppo precari», il Cantone frena Uber
I conducenti devono essere trattati come dipendenti e non come partner per il Governo, che vieta l'attività. L'azienda californiana ha 30 giorni per presentare ricorso

GINEVRA - Il cantone Ginevra vieta a Uber di continuare la sua attività alle condizioni attuali, troppo precarie per i lavoratori attivi come autisti e corrieri. L'azienda californiana ha già annunciato che presenterà ricorso contro questa decisione del Dipartimento cantonale del lavoro.

Il consigliere di Stato Mauro Poggia - che ha rilevato il dossier da Pierre Maudet - ha indicato a Keystone-ATS che il Cantone ha effettuato un'analisi giuridica del caso Uber. Sulla base dei risultati emersi, l'amministrazione cantonale ritiene che l'azienda debba essere considerata come un'impresa di trasporti, i cui conducenti devono essere trattati come dipendenti e non come partner. Uber deve quindi rispettare la legge cantonale sui taxi e i veicoli da trasporto con autista, come pure il Codice delle obbligazioni. Fino a quando non lo farà non potrà operare nel canton Ginevra.

L'azienda ricorrerà alla Camera amministrativa della Corte di giustizia di Ginevra contro il divieto, ha detto Luisa Elster, portavoce per la Svizzera. Il ricorso ha effetto sospensivo, il che significa che Uber può continuare la sua attività fino a quando non verrà presa una decisione giudiziaria.

Uber non comprende la posizione del cantone. Ci consideriamo una società che si inserisce a pieno titolo nel quadro fissato dalla legge sui taxi e sulle auto da trasporto con autista, che tiene conto delle aziende che operano secondo un nuovo modello economico. La decisione del dipartimento del lavoro è stata «una sorpresa per noi», ha detto Elster. In attesa della sentenza del tribunale, l'azienda californiana si dichiara aperta al dialogo con le autorità per trovare una soluzione.

Il dipartimento del lavoro assicura che il divieto non è stato imposto alla leggera. «Questa non è una trovata mediatica», ha detto Poggia. Per il consigliere di Stato, l'indipendenza dei conducenti proposta da Uber è solo una facciata. In realtà esiste un rapporto di subordinazione.

Una sconfitta in tribunale potrebbe costare caro al gigante americano. Per evitare procedimenti penali, la società sarebbe costretta a pagare retroattivamente i contributi previdenziali dalla fine del 2014, dato in cui si è insediata a Ginevra, ha osservato Poggia.

L'amministrazione ginevrina ritiene inoltre che Uber non rispetti gli accordi bilaterali con l'Unione europea. Durante le discussioni è emerso che i responsabili non sono basati in Svizzera, ma nei Paesi Bassi. I lavoratori distaccati possono svolgere un'attività in Svizzera per un massimo di 90 giorni l'anno, ha ricordato Poggia.

Il cantone di Ginevra sta seguendo le orme dello Stato della California, che a settembre ha costretto Uber ad assumere i suoi autisti. Inoltre, la piattaforma Kapten, concorrente di Uber, aveva recentemente annunciato che avrebbe lasciato la Svizzera, adducendo ostacoli normativi.

Il sindacato dell'Unia, che lotta da diversi anni per far sì che Uber adempia i suoi obblighi di datore di lavoro, ha accolto con favore la decisione di Ginevra e invita anche gli altri cantoni a seguire l'esempio.

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COMMENTI
 

miba 4 anni fa su tio
Cosa non si inventano pur di cercare di tagliare le gambe a chi da fastidio a qualche lobby...

bledsoe 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Perché Uber non fa lobbismo con i mezzi economici di cui dispone... Vorrei proprio vedere se ora le ditte di taxi cominciassero a domiciliarsi fuori dalla Svizzera, non più pagare IVA, contributi, cassa pensione, assicurazione ! A meno che lei non sia un adepto della scuola di VIenna non credo possa rallegrarsene.

pontsort 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Basterebbero che si comportassero come una vera azienda, e non sfruttare il lavoro in nero

miba 4 anni fa su tio
Risposta a bledsoe
La questione è semplicemente che con qualche cavillo ad hoc (non so i dettagli) non permettono agli autisti Uber di iscriversi come indipendenti per l'AVS.....
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