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CANTONE / SVIZZERAIl mea culpa delle FFS? «Il problema si chiama Railfit 20/30»

30.10.19 - 11:07
Il sindacato SEV denuncia la riorganizzazione iniziata nel 2016 e chiede «una pausa di riflessione» nonché la rinuncia ad alcune misure
Keystone - foto d'archivio
Il sindacato SEV chiede alle FFS «una pausa di riflessione per tutte le riorganizzazioni in corso».
Il sindacato SEV chiede alle FFS «una pausa di riflessione per tutte le riorganizzazioni in corso».
Il mea culpa delle FFS? «Il problema si chiama Railfit 20/30»
Il sindacato SEV denuncia la riorganizzazione iniziata nel 2016 e chiede «una pausa di riflessione» nonché la rinuncia ad alcune misure

BERNA - A inizio settimana in una conferenza stampa le FFS hanno riconosciuto pubblicamente che esistono delle criticità a livello regionale che rendono insufficiente la puntualità dei treni. Le FFS hanno riconosciuto di aver sbagliato «nella pianificazione della formazione e dell’impiego del personale di locomotiva» e, di conseguenza, nei giorni di punta non ci sono macchinisti a sufficienza. Un mea culpa che il sindacato del personale dei trasporti SEV definisce «solo la punta dell’iceberg».

«La mancanza di personale ha un nome e si chiama Railfit» scrive il SEV, una riorganizzazione che dal 2016 ha puntato al solo obiettivo di «risparmiare».

Per questo motivo il sindacato chiede alla direzione delle FFS di «correggere il tiro» con «una pausa di riflessione per tutte le riorganizzazioni in corso e una rinuncia a tutte le misure che non hanno un chiaro valore aggiunto sia per l’azienda che per i dipendenti».

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