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GINEVRADecapitata la sicurezza a Cointrin

17.10.19 - 15:19
Il capo e il suo vice sono stati licenziati con effetto immediato poiché coinvolti in un procedimento penale per corruzione
Keystone (archivio)
Decapitata la sicurezza a Cointrin
Il capo e il suo vice sono stati licenziati con effetto immediato poiché coinvolti in un procedimento penale per corruzione

GINEVRA - Il capo della sicurezza dell'aeroporto di Ginevra e il suo vice sono stati licenziati con effetto immediato. I due uomini sono coinvolti in un procedimento penale per corruzione in merito all'assegnazione allo scalo di Cointrin di alcuni appalti pubblici a una società di sicurezza ginevrina nel 2018. Le irregolarità erano state segnalate dalla Corte dei conti.

«L'aeroporto di Ginevra ha concluso i rapporti di lavoro con il capo del dipartimento di sicurezza e il suo vice», ha indicato oggi il portavoce dello scalo a Keystone-ATS, confermando una notizia in questo senso diffusa dalla RTS. Non sono state fornite informazioni supplementari, «per questioni di protezione della privacy». I due posti sono stati messi a concorso sul sito Internet dell'istituzione pubblica autonoma.

Il caso era venuto alla luce grazie a un rapporto della Corte dei conti pubblicato a metà maggio. L'organo di vigilanza aveva rilevato numerose carenze emerse in relazione a una gara d'appalto nel 2018 per i servizi di sicurezza. In particolare, le valutazioni di alcuni esperti sarebbero state modificate a loro insaputa. Il Ministero Pubblico ginevrino ha avviato in maggio un procedimento per corruzione attiva, corruzione passiva e infedeltà nella gestione pubblica.

Arrestato in aprile e in seguito rilasciato, il capo della sicurezza è accusato di corruzione attiva e amministrazione infedele. Il suo vice è invece sospettato di corruzione passiva e di accettazione di vantaggi, ha indicato il suo legale Dimitri Tzortzis.

Il vicecapo ha presentato ricorso contro il licenziamento del 9 luglio. «Il mio cliente ha sempre avuto la sensazione di aver seguito le istruzioni che gli sono state date. Ha agito per più di 18 anni nell'interesse del suo datore di lavoro. Si considera addirittura vittima collaterale di questa situazione e non capisce perché sia stato licenziato», ha detto Tzortzis alla RTS.

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