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BERNAKeller-Sutter a Roma, discussioni sulla migrazione

13.10.19 - 14:27
Secondo la consigliera federale è fondamentale concentrarsi sulla riforma «urgentemente» necessaria del sistema di Dublino
keystone (archivio)
Keller-Sutter a Roma, discussioni sulla migrazione
Secondo la consigliera federale è fondamentale concentrarsi sulla riforma «urgentemente» necessaria del sistema di Dublino

ROMA/BERNA - La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha incontrato ieri a Roma la nuova ministra dell'interno italiana Luciana Lamorgese. Al centro delle discussioni la «stretta collaborazione» tra i due Paesi nel settore della migrazione.

La ministra di giustizia e polizia, che era oggi in Vaticano per la canonizzazione di Marguerite Bays, ha assicurato a Lamorgese che la Svizzera continuerà ad impegnarsi per alleviare la pressione sugli Stati che si trovano alle frontiere esterne di Schengen, indica oggi una nota del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Secondo Keller-Sutter, è fondamentale concentrarsi sulla riforma «urgentemente» necessaria del sistema di Dublino, al fine di garantire una politica europea solidale in materia di migrazione.

La consigliera federale ha anche ribadito che Berna è lieta di proseguire la «buona cooperazione» con Roma nel settore ed è disposta «ad approfondirla». Stando al comunicato del DFGP, le due ministre si incontreranno prossimamente per discutere ancora del tema.

Brevi visite a Papa e Guardia Svizzera - Oggi, prima della cerimonia di canonizzazione, Keller-Sutter ha inoltre incontrato brevemente papa Francesco, «trasmettendogli i migliori auguri del Consiglio federale».

In occasione della sua permanenza a Roma e in Vaticano, la consigliera federale ha anche fatto una breve visita alla Guardia Svizzera Pontificia. La ministra si è detta «impressionata» dalla varietà dei compiti che la Guardia svolge nella città vaticana e durante i viaggi del Pontefice.

Ha sottolineato - precisa ancora la nota - che con il loro servizio i membri della Guardia contribuiscono a diffondere nel mondo l'immagine di una Svizzera «affidabile e sicura».

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