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SVIZZERA«Ci spiacciono i disagi, ma se non agiamo gli effetti della crisi climatica saranno peggiori»

08.10.19 - 07:00
In tutta Europa si registrano azioni di disobbedienza civile per il clima. Per Serge Miserez, sono inevitabili
Keystone
Un manifestante arrestato lunedì a Londra
Un manifestante arrestato lunedì a Londra
«Ci spiacciono i disagi, ma se non agiamo gli effetti della crisi climatica saranno peggiori»
In tutta Europa si registrano azioni di disobbedienza civile per il clima. Per Serge Miserez, sono inevitabili

ZURIGO - Lunedì, le azioni di disobbedienza civile e le manifestazioni del movimento ambientalista Extinction Rebellion hanno creato disagi in diversi Paesi europei. Ne abbiamo parlato con l'attivista svizzero 41enne Serge Miserez. 

Quali sono gli obiettivi di Extinction Rebellion?
Punto primo, il focus dell’opinione pubblica deve spostarsi sulla verità della catastrofe climatica. Secondo, il Consiglio federale e il Parlamento devono introdurre delle misure immediate. Terzo, devono essere convocate delle assemblee di cittadini. 

I blocchi stradali sono la via giusta?
Non ci fa piacere che la gente subisca dei ritardi per questo motivo. Gli effetti della crisi climatica, però, sono molto peggiori. Secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, dobbiamo ridurre le emissioni di gas a effetto serra allo zero netto entro il 2040 per non rischiare un riscaldamento globale superiore a 1,5 gradi.

Quanto in là si spingerebbe per il clima?
Ci sono state molte petizioni, iniziative e manifestazioni, ma i loro risultati sono stati solo parziali. Quindi io vedo la disobbedienza civile come l’ultimo mezzo a nostra disposizione. La non violenza, tuttavia, rimane l’obiettivo più alto.

Si incatenerebbe a un’auto per il clima?
Personalmente no. Ma non si tratta nemmeno di questo. Simili azioni non salvano il clima e lo sappiamo. Tuttavia, non possiamo continuare come se niente fosse.

Una delle richieste di Extinction Rebellion sono le assemblee di cittadini. Volete abolire la democrazia così come la conosciamo?
Al contrario, è un passo verso una maggiore democrazia dalla base. I membri verrebbero estratti a sorte e prenderebbero decisioni vincolanti con l’aiuto di scienziati. Vogliamo più democrazia e vogliamo farla finita con una democrazia dei lobbisti.

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