La Gioventù socialista bernese vuole attirare l'attenzione sulle differenze salariali tra uomini e donne con un'azione insolita. Che ha riscosso particolare successo
BERNA - Con la distribuzione di sextoys sulla piazza della stazione di Berna, la Gioventù socialista bernese si è impegnata giovedì pomeriggio a favore delle donne svizzere. Il partito vuole attirare l'attenzione sulla disuguaglianza salariale esistente in Svizzera tra uomini e donne. Il motto che accompagnava la consegna dei vibratori omaggio? «Perché le donne vogliono più della stessa retribuzione».
Dietro a questa inusuale azione vi sono Tamara Funiciello e Tanja Blume. L'idea è stata accolta molto positivamente da tutti i passanti. Nel giro di pochi minuti, tutti i giocattoli erano spariti, tanto che la Gioventù socialista si è detta soddisfatta del risultato della manifestazione.
Interpellate da 20 Minuten, alcune passanti hanno definito l'idea «super cool».
Ma lo sfondo di questa campagna è amaramente serio per i giovani politici: «Le donne lavorano le stesse ore degli uomini, ma alla fine dell'anno hanno 108 miliardi in meno nelle loro buste paga», afferma il PS di Berna. Inoltre, il 70 percento delle donne guadagnerebbe un salario netto inferiore ai 5.000 franchi al mese. La metà di tutte le donne vive con meno di 4.000 franchi al mese, afferma Funiciello.
Tanja Blume, copresidente dei Giso di Berna, ha anche affrontato la questione dell'eteronormatività nella società svizzera. Lo ha fatto cercando di rendere consapevoli i passanti sulle molte forme di sessualità.