I medici elvetici mettono in guardia sulle potenziali nuove sfide figlie del cambiamento climatico ma per alcuni è solo propaganda
ZURIGO - Temperature oltre i 40 gradi e pioggie sostanziose. L'ultima estate in Svizzera ha tutte le caratteristiche dei... tropici. Per questo l'Alleanza Clima Svizzera delle Professioni Sanitarie ha recente lanciato l'allarme riguardo ai possibili scenari della salute legati al cambiamento climatico: oltre a una mortalità più elevata per anziani e malati cronici potrebbe esserci una nuova diffusione di agenti patogeni decisamente non autoctoni causati dell'arrivo a nord di zanzare tropicali.
È già successo in Florida, nei Caraibi ma pure in Italia: «Rischiamo di diventare un biotopo perfetto per malattie come malaria e dengue», conferma Pietro Vernazza primario di Infettivologia all'ospedale cantonale di San Gallo che fa appello alla politica. Non ci sta il parlamentare Udc Sebastian Frehner: «Non è altro che una campagna di propaganda degli attivisti climatici... Da sempre il clima influenza la salute. Farà più caldo? Forse arriverà la malaria, ma meno gente morirà di influenza in inverno».
« Ci vorranno anni ma potrà capitare»
Chimera o rischio reale? Un po' e un po', almeno stando all'immunologo Beta Stadler: «Ci vorranno decenni affinché questa diventi davvero un'emergenza, per adesso gli inverni sono ancora troppo rigidi perché si stabiliscano vere e proprie colonie. Prepararsi sul lungo termine a un possibile scenario di questo tipo però non sbagliato».
Il motivo? «Con o senza l'intervento dell'uomo, il clima diventerà comunque più caldo. Viene da sé che anche noi, prima o poi, dovremmo adeguarci alle malattie tropicale».
Che tipo di scenario ci aspetta? «Zanzariere a tutte le finestre e in generale una maggiore igiene per la frutta e la verdura. Per farvi un'idea pensate a quella volta che siete stati in vacanza al di sotto del Tropico».