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BERNATravail.Suisse: «Tutelare i lavoratori anziani e garantire le rendite»

14.09.19 - 19:48
Ecco la ricetta del sindacato per un rapido miglioramento della situazione
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Travail.Suisse: «Tutelare i lavoratori anziani e garantire le rendite»
Ecco la ricetta del sindacato per un rapido miglioramento della situazione

BERNA - La confederazione sindacale Travail.Suisse, riunita in assemblea dei delegati oggi a Berna, ha adottato il programma politico per il periodo 2019-2023. In particolare chiede una maggiore tutela dei lavoratori anziani e un compromesso per garantire le rendite di previdenza professionale. In apertura, il congresso ha anche riconfermato Adrian Wüthrich alla presidenza del sindacato.

Il numero dei disoccupati e degli ultracinquantenni alla fine delle indennità è fortemente aumentato negli anni seguenti la crisi finanziaria. Il numero di persone tra i 56 e i 64 anni che ricevono gli aiuti sociali è addirittura raddoppiato dal 2011, ricorda Travail.Suisse in un comunicato.

Perciò il sindacato chiede un rapido miglioramento della situazione dei lavoratori anziani, attraverso una buona politica di formazione continua, una consulenza di orientamento professionale gratuita, un'analisi degli effetti dell'obbligo di comunicare i posti vacanti e, se necessario, altri adeguamenti per rendere più efficace questo strumento.

Inoltre, occorre che il diritto alla rendita di cassa pensioni sia mantenuto anche per le persone che si trovassero alla fine del loro diritto poco prima dell'età ordinaria di pensionamento. In questo contesto, la rendita ponte offerta dal Consiglio federale riveste grande importanza, aggiunge Travail.Suisse.

D'altro canto, a causa dell'aumento della speranza di vita e dei bassi tassi di interesse, urge riformare la previdenza professionale. Travail.Suisse ricorda di aver elaborato con le altre parti sociali una proposta che, a un costo sopportabile, consente di mantenere i livelli pensionistici, di assicurare meglio i lavoratori a tempo parziale e di ridurre gli oneri per i lavoratori anziani. La confederazione sindacale chiede quindi al Parlamento di accettare questo compromesso in modo che possa essere attuato già nel 2022.

Travail.Suisse ha poi notato che, 40 anni dopo l'iscrizione nella Costituzione del principio di una paga uguale per un lavoro uguale, ancora non esiste una vera parità salariale. Per questo, l'aprile scorso, l'assemblea dei delegati ha deciso di istituire una lista nera e una lista bianca per le imprese che effettuano un'analisi o meno della parità retributiva.

Adrian Wüthrich, riconfermato oggi in carica, è alla guida di Travail.Suisse dal 2015. Il 39enne bernese nel 2018 è entrato anche in Consiglio nazionale, militando nelle file del PS. Come deputato - sottolinea il sindacato - ha nel frattempo già fatto sentire la voce dei lavoratori, fra l'altro sul tema del congedo paternità.

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