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BERNALavoro e tempo libero: uno svizzero su cinque li mescola

03.09.19 - 06:10
Il 21% degli uomini e il 16% delle donne lavora anche quando è di riposo: «Le ore supplementari vanno notificate»
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Lavoro e tempo libero: uno svizzero su cinque li mescola
Il 21% degli uomini e il 16% delle donne lavora anche quando è di riposo: «Le ore supplementari vanno notificate»

BERNA - C’è l’insegnante che nel fine settimana corregge l’ultimo test e l’assistente di direzione che nel suo giorno libero telefona al capo: per molti il lavoro non si ferma una volta varcata la soglia di casa. Lo conferma l’ultima indagine sulla salute della Confederazione, dalla quale emerge che il 21% degli uomini e il 16% delle donne lavora quotidianamente o più volte alla settimana anche nel tempo libero per poter far fronte al carico di lavoro. A sgobbare di più oltre gli orari canonici sono docenti, contadini e professori universitari. Meno colpiti dal fenomeno risultano invece impiegati amministrativi e occupati nel settore industriale.

Per Dagmar Rösler, presidente della Federazione docenti svizzeri (Lch), queste cifre non sorprendono: « Chi vuole fare bene il proprio lavoro non disdegna quasi mai di lavorare nel tempo libero», assicura. Hans Rudolf Schelling, presidente del Gruppo Vpod dell’Università di Zurigo, è di avviso simile: «Il personale accademico, dai dottorandi ai professori, non timbra: ci si aspetta che lavori anche nel tempo libero», afferma. 

L’importante – puntualizza però Dieter Egli del sindacato Syna – è che gli impiegati sentano di poter notificare il lavoro supplementare al proprio datore di lavoro e farsi indennizzare, supplementi per il lavoro nel fine settimana compresi. E benché ciò sia possibile dal punto di vista giuridico, in pochi lo fanno: «In molti hanno paura di segnalare di aver fatto ore supplementari nel tempo libero», sostiene Hans Rudolf Schelling. Il rilevamento delle ore di lavoro e riposo, però, è importante: «Altrimenti, mescolando lavoro e tempo libero, ci si ammala», mette in guardia il responsabile. 

Secondo l’Unione svizzera degli imprenditori, può capitare che si debbano svolgere delle mansioni nel tempo libero, ma la legge sul lavoro tiene comunque in conto la tutela della salute. Inoltre, le aziende fanno attenzione a non sovraccaricare di compiti i dipendenti.

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COMMENTI
 

matteo2006 4 anni fa su tio
Suvvia siamo schiavi del lavoro che lo si voglia o meno è necessario per avere un pezzo di pane, se non lavori in questo sistema non puoi sopravvivere non ti lasciano, siamo proprietà dello stato e il nostro dovere è quello di lavorare e produrre per il grande ingranaggio. Prima lo capisci meglio stai e più ti sentirai libero.

F.Netri 4 anni fa su tio
Se sei il "padrone" di te stesso, il lavoro non è più un lavoro ma un piacere gratificante.

Norvegianviking 4 anni fa su tio
Se il lavoro è un piacere o una sorta di hobby, nel senso che è il lavoro sognato da sempre e non pesa svolgerlo a qualsiasi ora e qualsiasi giorno, allora va bene. Altrimenti lo trovo triste e aberrante. Io lavoro per vivere e non vivo per lavorare. La vita è anche (soprattutto) altro.
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