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BERNALe disposizioni sulla parità salariale hanno una data

21.08.19 - 10:13
Le imprese che contano 100 o più collaboratori devono effettuare la prima analisi interna entro la fine di giugno 2021
tipress (archivio)
Le disposizioni sulla parità salariale hanno una data
Le imprese che contano 100 o più collaboratori devono effettuare la prima analisi interna entro la fine di giugno 2021

BERNA - Nella seduta del 21 agosto 2019 il Consiglio federale ha posto in vigore al 1° luglio 2020 la modifica della legge sulla parità dei sessi tesa a migliorare l’applicazione della parità salariale. 

Le nuove disposizioni impongono alle imprese con oltre 100 collaboratori di effettuare un'analisi interna sulla parità salariale. Il provvedimento riguarda lo 0,9 per cento delle imprese, che impiegano il 46 per cento dei lavoratori svizzeri. Un ufficio di revisione indipendente dovrà verificare l'analisi effettuata, del cui esito vanno informati i collaboratori.

Durata limitata - Non appena la modifica entrerà in vigore, le imprese avranno un anno di tempo per analizzare la parità salariale al loro interno. La prima analisi andrà pertanto effettuata entro la fine di giugno 2021.

Il Parlamento ha limitato a dodici anni la durata dell'obbligo di analisi (clausola di caducità). Ecco perché la modifica della legge sulla parità dei sessi e la relativa ordinanza saranno automaticamente invalidate al 1° luglio 2032.

Fintanto che la legislazione rimarrà in vigore, la parità salariale andrà analizzata regolarmente ogni quattro anni, a meno che la prima analisi non riveli l'assenza di differenze salariali sistematiche inspiegabili tra donne e uomini. In tal caso non occorre effettuare ulteriori analisi.

Definiti i criteri per la formazione - Nell'ordinanza il Consiglio federale ha, tra le altre cose, fissato i criteri per la formazione dei revisori chiamati, su incarico delle imprese, a verificare le analisi sulla parità salariale. L'entrata in vigore è stata stabilita in modo da lasciare tempo a sufficienza per l'apposita formazione.

La Confederazione è soggetta all'ordinanza alla stregua del settore privato. Anche la Confederazione incaricherà pertanto un ufficio di revisione abilitato affinché verifichi le sue analisi sulla parità salariale.

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