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SVIZZERAI jet svizzeri scortano il governo russo per ospitalità

20.08.19 - 14:28
Per circa cinque minuti le forze aeree hanno affiancato il velivolo governativo. Ma si tratta di controlli di routine
I jet svizzeri scortano il governo russo per ospitalità
Per circa cinque minuti le forze aeree hanno affiancato il velivolo governativo. Ma si tratta di controlli di routine

BERNA  - Funzionari e giornalisti russi in volo, ieri, verso la Francia per il vertice tra Putin e Macron, sono rimasti sorpresi quando l’aereo governativo su cui viaggiavano è stato improvvisamente affiancato dalle Forze aeree svizzere. Due jet - riferisce il russo RT, ex Russia Today - hanno accompagnato il velivolo russo per circa cinque minuti mentre si trovavano nello spazio aereo confederato.

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskow, ha definito «buona» la “scorta svizzera”, ricordando un episodio simile del 2016. Gli svizzeri hanno spiegato ai russi che si è trattato di un «atto di ospitalità».

Un portavoce dell’esercito ha spiegato a 20 Minuten che è stato svolto un controllo di routine. Viene verificato che il velivolo che entra nello spazio aereo sia stato registrato e si controlla il numero di immatricolazione. Capita 300-400 volte l’anno, indipendentemente dalla nazione di provenienza.

Un episodio simile era accaduto tre anni fa. Le Forze aeree svizzere avevano affiancato per sette minuti l’aereo governativo russo. Anche allora il Dipartimento federale della difesa lo aveva definito «un controllo di routine».

Emmanuel Macron e Vladimir Putin dialogano alla ricerca di un compromesso sulle principali questioni internazionali. Putin ha dichiarato che i suoi contatti telefonici col nuovo presidente ucraino Volodymyr Zelensky sono fonte di «cauto ottimismo», mentre Macron ha auspicato che un nuovo vertice del Quartetto di Normandia per cercare una soluzione condivisa alla guerra nel Donbass possa aver luogo già nelle prossime settimane. Macron ha poi espresso profonda preoccupazione per l'offensiva delle forze governative in Siria che sta mietendo vittime tra i civili e ha dichiarato che è necessario rispettare «la tregua concordata a Sochi» e mettere quindi fine ai bombardamenti. Ma Putin gli ha risposto che approva gli attacchi delle truppe del suo alleato Assad contro i miliziani. E sulle proteste a Mosca, Macron ha invitato Putin a rispettare i principi democratici, e quindi il diritto a manifestare pacificamente. Ma Putin lo ha gelato: la Russia - ha affermato - non vuole proteste come quelle messe in piedi in Francia dal movimento dei gilet gialli «con 11 persone uccise e 2500 ferite».

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