Quel giorno entrerà infatti in vigore la nuova Convenzione di sicurezza sociale approvata in giugno dal parlamento elvetico
BERNA - I kosovari che hanno lavorato in Svizzera potranno di nuovo ricevere in patria le rendite AVS-AI a partire dal primo settembre prossimo. Quel giorno entrerà infatti in vigore la nuova Convenzione di sicurezza sociale approvata in giugno dal parlamento elvetico, annuncia oggi in una nota l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS).
Dal primo aprile 2010 la convenzione conclusa a suo tempo con la ex Jugoslavia, e poi con la Serbia, non viene più applicata al Kosovo. La decisione era stata presa nel dicembre 2009 dal Consiglio federale dopo che inquirenti incaricati sul posto di scoprire eventuali abusi erano stati minacciati di morte. I kosovari che rientrano in patria - o che risiedono in altri paesi - non possono dunque più farvisi versare le rendite AVS e AI, ma soltanto ottenere il rimborso dei contributi a questa assicurazione sociale.
Nel novembre 2016 il Consiglio federale aveva dato l'avvio a trattative con il Kosovo constatando che nel frattempo il paese proclamatosi indipendente dalla Serbia ha notevolmente sviluppato la propria legislazione in materia di assicurazioni sociali e allestito la necessaria infrastruttura.
Lo scorso giugno, le Camere federali hanno approvato il nuovo testo di convenzione, rinunciando a sottoporlo al referendum facoltativo. Da settembre quindi i kosovari potranno ricevere le rendite pur non risiedendo in Svizzera se dal 1° aprile 2010 non hanno beneficiato di alcun rimborso dei contributi.
Anche dopo l'entrata in vigore della convenzione, i kosovari che lavorano in Svizzera non avranno diritto ad assegni familiari per i figli residenti all'estero. Gli assegni familiari non rientrano infatti nel campo d'applicazione della convenzione, puntualizza l'UFAS.
Sul piano del contenuto - indica l'ufficio federale - l'accordo corrisponde alle altre convenzioni di sicurezza sociale concluse dalla Svizzera ed è conforme ai pertinenti standard internazionali. La nuova convenzione - scrive garantisce un'ampia parità di trattamento tra gli assicurati, regola l'esportazione delle rendite e prevede una base per la collaborazione nella lotta agli abusi.
La convenzione dovrebbe costare a Berna 16 milioni all'anno. Circa 200'000 kosovari vivono attualmente in Svizzera.