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SVIZZERA / ISRAELEEhud Olmert annulla la visita in Svizzera, teme un'accusa per crimini di guerra

25.07.19 - 14:43
Le autorità elvetiche avrebbero infatti comunicato di voler «interrogare ed eventualmente anche arrestare» l'ex premier israeliano
Keystone
Ehud Olmert annulla la visita in Svizzera, teme un'accusa per crimini di guerra
Le autorità elvetiche avrebbero infatti comunicato di voler «interrogare ed eventualmente anche arrestare» l'ex premier israeliano

TEL AVIV - L'ex primo ministro israeliano Ehud Olmert ha indicato di aver annullato un viaggio previsto in questi giorni in Svizzera a causa del rischio di perseguimento penale. Ciò in relazione all'accusa di possibili crimini di guerra commessi durante la sua carica (2006-2009).

Le autorità elvetiche avrebbero comunicato che lo vogliono «interrogare ed eventualmente anche arrestare», ha dichiarato oggi Olmert secondo quanto riferito dall'emittente tv israeliana Channel 12. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha rimandato al Ministero pubblico della Confederazione (MPC), il quale ha fatto sapere che «attualmente non sta conducendo alcun procedimento penale contro Ehud Olmert».

Interrogato dalla Keystone-ATS, l'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha indicato di non aver ricevuto alcuna domanda di assistenza giudiziaria in materia. Peraltro le richieste di ricerca e le domande di estradizione inoltrate direttamente sono confidenziali e sottoposte al segreto d'ufficio.

Secondo le dichiarazioni del 73enne l'interrogatorio poteva riguardare o la prima guerra di Gaza (fine 2008-inizio 2009) o la seconda guerra israelo-libanese nel 2006.

Durante l'operazione militare "Piombo fuso" contro Hamas, durata tre settimane, rimasero uccisi tra 1'100 e 1'400 palestinesi, tra cui centinaia di civili, e 13 israeliani. La relazione della commissione delle Nazioni Unite che indagò sul conflitto, nota come "rapporto Goldstone", accusò entrambe le parti di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani. Il presidente della commissione Richard Goldstone si corresse però in seguito, sostenendo che nel frattempo era divenuto chiaro che Israele non aveva preso di mira intenzionalmente i civili.

Nella guerra israelo-libanese nel giro di un mese sono stati uccisi circa 1'200 libanesi e tra i 120 e i 160 israeliani, tra soldati e civili. Esperti delle Nazioni Unite erano in seguito giunti alla conclusione che sia Israele che le le milizie sciite libanesi di Hezbollah hanno gravemente violato i diritti umani.

Nel 2016 la polizia britannica aveva convocato, in vista di una sua visita in Gran Bretagna, l'ex ministra degli esteri Tzipi Livni per interrogarla in merito a possibili crimini di guerra del suo governo durante la prima guerra di Gaza. Stando ai media, prima di partire per Londra la Livni si assicurò l'immunità diplomatica.

 
 

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