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BASILEA CITTÀIl radar a cui hanno dato fuoco aveva scattato 2'896 foto

24.07.19 - 19:13
La polizia: «Se chi gli ha dato fuoco lo ha fatto per eliminare le tracce, resterà deluso. Il sistema trasmette immediatamente i dati alla centrale»
foto lettore 20 Minuten
Il radar a cui hanno dato fuoco aveva scattato 2'896 foto
La polizia: «Se chi gli ha dato fuoco lo ha fatto per eliminare le tracce, resterà deluso. Il sistema trasmette immediatamente i dati alla centrale»

BASILEA - Era stato vittima di un “attentato” nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana e ora (forse) si capisce cosa abbia scatenato nei vandali la voglia di dargli fuoco. Il radar situato sulla Binningerstrasse, a Basilea, ha scattato 2’896 foto in dieci giorni.

L’apparecchio mobile di controllo della velocità si trovava in un punto in cui il limite veniva ridotto da 60 a 30 km/h.

«Finora abbiamo valutato circa la metà degli scatti - spiega a 20 Minuten il portavoce della polizia Toprak Yerguz -. Tre automobilisti viaggiavano ad almeno 21 km/h oltre il limite consentito».

La polizia presume tuttavia che non tutti i 2’896 utenti della strada “flashati” verranno multati. Dai dati analizzati finora risulta probabile che circa 200 di loro verranno “graziati”. Tra questi le e-bike che circolavano a più di 30 km/h.

I calcoli, comunque, sono presto fatti. Se la metà delle persone colpite dal radar riceverà una multa minima di 40 franchi (per una velocità superiore di 1-5 chilometri oltre il limite consentito), l’apparecchio avrà “guadagnato” 57’920 franchi in dieci giorni. Una cifra che può essere confrontata, ad esempio, con lo stipendio medio in Svizzera che nel 2016 era di 84’526 franchi annui.

Ma le fiamme non hanno danneggiato i dati raccolti dal radar? «Se chi gli ha dato fuoco lo ha fatto per eliminare le tracce della “foto” che gli era stata scattata, resterà deluso - conclude Yerguz -. Il sistema trasmette immediatamente i dati alla centrale. L’attacco non lo salverà dalla multa».

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