Cerca e trova immobili

SVIZZERACaldo in treno: le Ffs rispondono alle critiche

23.07.19 - 06:02
L’associazione degli utenti dei mezzi pubblici Pro Bahn ha aspramente criticato la regolazione della temperatura sui treni. Al vaglio delle Ffs la possibilità di raffreddare maggiormente le carrozze
Keystone
Caldo in treno: le Ffs rispondono alle critiche
L’associazione degli utenti dei mezzi pubblici Pro Bahn ha aspramente criticato la regolazione della temperatura sui treni. Al vaglio delle Ffs la possibilità di raffreddare maggiormente le carrozze

BERNA - Nel corso di questa settimana in Svizzera ci si aspetta una nuova ondata di caldo. E i pendolari, al cospetto di tali previsioni e sulla base di quanto sperimentato finora, esprimono chiaramente il loro disagio.

«Abbiamo ricevuto molte lamentele per il caldo eccessivo sulle carrozze», afferma Linus Looser, responsabile di settore delle Ffs. 

Andreas Theiler, portavoce della sezione bernese di Pro Bahn, si augura che tali reclami portino a una risoluzione del problema: «È ridicolo che sui treni ci sia una temperatura di soli cinque gradi inferiore a quella esterna». Dopotutto, c’è un bel po’ di differenza tra stare un’ora seduti su una panchina all’aria aperta - seppur a 30 gradi - e un’ora chiusi in treno con altre 50 persone.

Stando alle Ffs, sui treni, ora come ora, sono installati 7200 climatizzatori. Altri 800 saranno aggiunti entro il 2020. Ma la manutenzione degli stessi, conclude Theiler, talvolta lascia a desiderare: «A 35 gradi, i sistemi di climatizzazione delle Ffs riscontrano spesso problemi».

Una critica, questa, che Reto Schärli, portavoce delle Ffs, non accetta: «Gli impianti di climatizzazione dei treni sono sottoposti a un’ottima manutenzione. Altrimenti, il 97% dei sistemi non sarebbe disponibile». E nel contempo ammette: «Comprendiamo le esigenze dei passeggeri in queste giornate eccezionalmente calde». Per questo motivo le Ffs stanno valutando la possibilità di apportare modifiche agli impianti di climatizzazione per consentire un raffreddamento ancora più efficace. Si terrà conto anche degli aspetti ecologici ed economici. «Tuttavia, una conversione tecnica richiederebbe del tempo e potrebbe essere messa in atto, nell’eventualità, soltanto la prossima estate», conclude Schärli.

 

Ticinonline è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
NOTIZIE PIÙ LETTE