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SVIZZERAGas serra, ecco come ti riduco le emissioni

03.07.19 - 13:31
Il Consiglio federale vuole che vengano ridotte del 50% entro il 2030. Il pacchetto di misure andrà a toccare il traffico aereo, il parco veicoli e il settore degli edifici
Keystone (archivio)
Anche le emissioni dei veicoli sotto la lente del Governo.
Anche le emissioni dei veicoli sotto la lente del Governo.
Gas serra, ecco come ti riduco le emissioni
Il Consiglio federale vuole che vengano ridotte del 50% entro il 2030. Il pacchetto di misure andrà a toccare il traffico aereo, il parco veicoli e il settore degli edifici

BERNA - Entro il 2030 le emissioni di gas serra dell'Amministrazione federale devono essere ridotte del 50% rispetto al 2006. È l'obiettivo del Consiglio federale che, in linea con la Strategia 2050, ha adottato una serie di misure sul tema.

Queste interventi, racchiusi nel cosiddetto "pacchetto clima per l'Amministrazione federale", riguardano il traffico aereo, il parco veicoli e il settore degli edifici.

«Il cambiamento climatico è sempre più evidente. Quando si arriva al punto in cui le mucche non hanno più sufficiente acqua e bisogna fornirgliela utilizzando elicotteri, significa che bisogna assolutamente intervenire. Più a lungo discutiamo senza agire e più la situazione si aggrava», ha detto la consigliera federale Simonetta Sommaruga ai media a Berna.

Grazie a questo pacchetto viene rafforzato l'impegno verso la neutralità climatica. Se per l'Amministrazione nel suo complesso si punta quindi ad una riduzione delle emissioni del 50%, per la parte militare del Dipartimento della difesa (DDPS) si mira - sempre per il 2030 - a una diminuzione del 35% rispetto al 2001. «La differenza per questo dipartimento si spiega con i voli effettuati dagli aerei da combattimento, per i quali al momento il potenziale di riduzione delle emissioni è limitato», ha spiegato Sommaruga.

Per il raggiungimento degli obiettivi, l'esecutivo ha deciso di ricorrere per lo più a misure già note, che vengono però rafforzate. I servizi competenti sono stati incaricati di occuparsi della concretizzazione, avanzando proposte con relativi costi. «Quel che è certo è che la Confederazione deve fare di più», ha affermato la ministra dell'ambiente. «La svolta su queste tematiche non farà bene solamente al clima, ma permetterà di creare anche nuovi posti di lavoro», ha aggiunto.

Le misure in dettaglio - Per quel che riguarda il traffico aereo, i chilometri di volo sulle rotte europee a corto e medio raggio saranno ridotti. Sui voli europei e intercontinentali si viaggerà maggiormente in classe Economy anziché in Business e le dimensioni delle delegazioni saranno ulteriormente ridotte. «Bisognerà utilizzare maggiormente il treno e dovranno viaggiare meno persone», ha detto la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).

Sul fronte veicoli, il DDPS rivedrà la direttiva interna concernente il rispetto dei principi ecologici per acquisto e utilizzo, per arrivare a puntare maggiormente su mezzi ad alta efficienza energetica. Entro il 2022 almeno il 20% delle nuove immatricolazioni (sotto le 3,5 tonnellate) dovrà riguardare veicoli elettrici.

Novità anche per gli edifici: quelli della Confederazione verranno dotati di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, con garanzia di approvvigionamento da fonti rinnovabili. Ci sarà poi un risanamento degli immobili dal punto di vista energetico. I valori limite per metro quadrato presenti nella revisione della legge sul CO2 dovranno essere rispettati. Inoltre, non verranno più installati riscaldamenti fossili o elettrici fissi a resistenza.

Già oggi l'Amministrazione acquista energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, ma ne produce solo una piccola parte. In futuro, le superfici del tetto e delle facciate dei suoi edifici verranno utilizzate per la produzione di energia elettrica e termica rinnovabile. La Commissione della Cassa pensioni della Confederazione (PUBLICA) dovrà poi verificare l'impatto ambientale dei propri investimenti e «i risultati della verifica dovranno essere pubblicati», ha sottolineato la consigliera federale.

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COMMENTI
 

matteo2006 4 anni fa su tio
Se ci affidiamo alla sete delle mucche come dato per determinare il problema inquinamento climatico siamo alla frutta con le idee.

francox 4 anni fa su tio
Per adesso mettono l'ottanta all'ora...

Zico 4 anni fa su tio
Risposta a francox
no, mettono pure che gli ottanta sono sono dovuti al superamento del limite delle emissioni. così si respira aria pura... d'altra parte dalla Sommaruga non c'erano da aspettarsi soluzioni
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