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SVIZZERA / STATI UNITITrump ha reso la loro crociera da sogno un incubo

28.06.19 - 06:07
La vacanza di una famiglia vodese è stata scombussolata da una nuova legge statunitense che vieta alle imbarcazioni turistiche di attraccare a Cuba
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Trump ha reso la loro crociera da sogno un incubo
La vacanza di una famiglia vodese è stata scombussolata da una nuova legge statunitense che vieta alle imbarcazioni turistiche di attraccare a Cuba

LOSANNA - Amanti dell'oceano, Magdalena* e Yvan* aspettavano la loro crociera Miami-L'Havana da mesi. La coppia vodese, genitori di un bambino di 1 anno e mezzo, ha convinto pure i nonni del piccolo a prendere parte alla vacanza. Così, in sette, sono partiti dalla Florida per un soggiorno marittimo di una settimana, il cui culmine doveva essere una sosta di due giorni a Cuba. «Alla fine, lacrime, desolazione e l'impressione di aver gettato in mare decine di migliaia di franchi per un viaggio movimentato in cui nulla è andato come previsto», racconta Magdalena.

Rivolta e petizione in mare aperto - Il secondo giorno, mentre la nave della MSC Crociere era in Honduras, un annuncio ha freddato l'umore a bordo: a causa di una nuova legge dell'amministrazione Trump che vieta alle navi in partenza dagli Stati Uniti di raggiungere i porti cubani, l'itinerario ha dovuto essere cambiato. «Dopo due soste in Messico, la nave è ripartita per la Florida. MSC ha proposto un risarcimento di 200 dollari per cabina. Questa ridicola offerta ha portato a una rivolta a bordo», dice Yvan. Anche perché, rilevano, tutti i passeggeri hanno pagato un biglietto per persona, non per cabina.

Compensazione al rialzo, umore al ribasso - In due ore, una petizione per protestare contro il misero rimborso ha raccolto più di 500 firme. Messi all'angolo, i responsabili della crociera hanno deciso di raddoppiare il buono di compensazione. Ma la rabbia non si è indebolita, anzi. La vicenda ha lasciato strascichi anche sui social network. Sentendosi ingannati, i turisti hanno lanciato un gruppo su Facebook e hanno coinvolto un avvocato italiano.

Oltre al danno, la beffa - Non solo l'indennizzo è parso a tutti quanti troppo esiguo, ma è stato consegnato sotto forma di credito di bordo. «Cosa ce ne facciamo di un buono di 400 dollari quando abbiamo già pagato per l'all-inclusive?» si domanda Magdalena. Per la donna MSC avrebbe approfittato del cambiamento di rotta per fare altri soldi: «A bordo, la Spa e la gioielleria sono state prese d'assalto. Al posto de L'Avana, ci hanno portati a Key West in Florida. Ma l'acqua puzzava e c'erano molte alghe». «Malgrado le circostanze, abbiamo fatto del nostro meglio per mitigare l'impatto di questo cambiamento involontario sui nostri ospiti», si è difesa MSC Crociere.

*Nomi fittizi

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