Nel canton Zurigo molti genitori si sentono abbandonati. E per inserire i figli in una scuola speciale dovranno attendere
ZURIGO - Le vacanze sono ancora un miraggio per gli scolari del canton Zurigo, dove la pausa estiva non comincerà prima del 15 luglio prossimo. I genitori degli allievi con problemi comportamentali, però, vivono già con particolare apprensione la fine delle lezioni. I loro figli, infatti, sono spesso già stati allontanati dal loro istituto perché non più gestibili e in molti casi non potranno accedere a una scuola speciale prima dell'inizio del nuovo anno.
«Sempre più genitori non sanno come andare avanti e portano i figli con problemi comportamentali da noi», rivela a 20 Minuten Fana Asefaw, la direttrice di una clinica di Winterthur specializzata in psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, la Clienia. «Molti sono a casa senza la disponibilità di una struttura giornaliera o in malattia - continua -. I genitori si sentono abbandonati e, dopo che la situazione è degenerata a scuola, arrivano al limite anche a casa, fino anche al burnout».
Il servizio psicologico scolastico è a conoscenza di questa problematica: «Con l'arrivo delle vacanze estive è difficile trovare posto per gli allievi con problemi comportamentali», spiega la co-presidente degli psicologi scolastici del Canton Zurigo, Bigna Bernet. «I docenti delle scuole pubbliche - dal canto loro - hanno spesso risorse limitate a disposizione» e l'integrazione di scolari difficili non è sempre possibile.
Un sondaggio condotto dall'Alta scuola pedagogica di Zurigo tra gli insegnanti rivela che nella città sulla Limmat e a Winterthur circa il 20% degli allievi della scuola dell'obbligo ha problemi comportamentali. Il fenomeno interessa tutta la Svizzera, conferma il presidente dell'Associazione mantello delle docenti e dei docenti Svizzera (LCH), Beat W. Zemp.