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SVIZZERAMassacro in Mali: morti partner della cooperazione elvetica

19.06.19 - 21:29
La Svizzera condanna con la massima fermezza queste nuove violenze e manifesta la sua solidarietà col popolo maliano
Keystone, archivio
Massacro in Mali: morti partner della cooperazione elvetica
La Svizzera condanna con la massima fermezza queste nuove violenze e manifesta la sua solidarietà col popolo maliano

BERNA - Tra le vittime dei massacri avvenuti ieri e l'altro ieri nel centro del Mali figurano membri di un'associazione partner della cooperazione svizzera nel Paese africano. Lo indica questa sera una nota del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). La Svizzera condanna con la massima fermezza queste nuove violenze e manifesta la sua solidarietà col popolo maliano.

Berna esprime la sua estrema preoccupazione per la spirale di violenza osservata nel Mali centrale. Invita il governo a intensificare gli sforzi per proteggere la popolazione, combattere l'impunità e porre fine alla serie di attacchi e contrattacchi, in particolare rafforzando la ricerca di soluzioni pacifiche.

La Svizzera porge le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, ai maliani e al governo. Condanna con determinazione tutti gli attacchi intercomunitari e le violenze perpetrate negli ultimi mesi contro la popolazione civile del Paese e sottolinea la sua disponibilità per una riconciliazione all'interno della società maliana e per prevenire l'estremismo violento, si legge nella nota.

Almeno 41 persone sono state massacrate da non meglio identificati "uomini armati a bordo di motociclette", in due villaggi della regione di Mopti, in una zona dove i conflitti fra milizie su base etnica sono all'ordine del giorno e dove si moltiplicano gli attacchi sui civili da parte di gruppi estremisti islamici rivali, hanno indicato ieri fonti locali citate da France 24.

Gli attacchi sono avvenuti nei villaggi di Yori e Gangafani. La faida etnica più grave è quella che oppone gli stanziali Dogon, dediti soprattutto alla caccia, ai nomadi Fulani, che vivono di pastorizia.

La settimana scorsa uomini armati attaccarono un villaggio Dogon, uccidendo almeno 35 persone, secondo la versione ufficiale del governo di Bamako, ma più del doppio stando a fonti locali.

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