La presenza dell'altro sesso è al massimo tollerata dalle organizzatrici. Anche in Ticino. La maggioranza delle svizzere, però, è più aperta a riguardo
ZURIGO - Lo sciopero delle donne suscita dubbi tra gli uomini: il 14 giugno prossimo dovrebbero astenersi dal lavoro anche loro e scendere in piazza per lottare per la parità? O sarebbe solidarizzare troppo?
Come rivela un sondaggio di 20 Minuten, la maggior parte delle donne è aperta a una partecipazione degli uomini allo sciopero: il 65% di loro pensa che possano sfilare al loro fianco. Il 6% crede addirittura che dovrebbero proprio farlo. Il comitato dello sciopero, però, al massimo li tollera.
«Non abbiamo né tempo né voglia di occuparci di voi uomini» - Se una partecipazione degli uomini alla manifestazione è auspicata, infatti, questi ultimi «non dovrebbero tuttavia sfilare in testa ai cortei: le donne e le loro richieste dovrebbero essere al centro» di questa giornata, spiega Christine Filtner, sindacalista del Vpod e membro del coordinamento nazionale per lo sciopero. Gli uomini, del resto, non possono nemmeno prendere parte all’organizzazione: «Solo le donne possono esprimere l’oppressione che vivono», scrive ad esempio il collettivo per lo sciopero di Zurigo. E aggiunge: «Non abbiamo né tempo né voglia di occuparci di voi uomini». Un volantino distribuito a Berna suggerisce agli uomini di incaricarsi di garantire il servizio in scuole e ospedali durante la protesta. E chiede uomini forti per il montaggio del palco in Piazza federale.
Una «retorica radicale» - La politica Ppd Marianne Binder non apprezza molto la «retorica radicale» delle organizzatrici. Il sondaggio di 20 Minuten, spiega, mostra che «la lotta per la parità era ed è comune: anche la maggioranza la vede così».
In Ticino gli uomini «ascoltino di più e cerchino di parlare di meno» - In Ticino, l'invito all'«uomo solidale» durante lo sciopero (v. volantino sotto) è a coprire i turni delle colleghe, a occuparsi di casa e figli o a sostituire le donne che si occupano di familiari non autosufficienti. Inoltre «se sei un compagno militante non intrometterti nell'organizzazione, per favore, non sei tu il protagonista», scrivono le promotrici del sud delle Alpi. «Se partecipi allo sciopero (il che significa che nessuna donna ha avuto bisogno di te, come elencato nei punti precedenti), ascolta di più e cerca di parlare di meno - continua lo scritto -. Per favore non metterti davanti al corteo e non pretendere di dirigere».
«Sarebbe meraviglioso uno sciopero degli uomini» - Christine Filtner conclude sottolineando che è fuor di dubbio che anche gli uomini abbiano diritto alla parità di diritti: «Sarebbe meraviglioso se anche loro organizzassero uno sciopero degli uomini per la conciliabilità di lavoro e famiglia», afferma.