È successo, e più volte, a Schiers nei Grigioni. La polizia: «No, non dovrà pagare nessuna multa» ma c'è chi si preoccupa per la sicurezza
COIRA - Ok, era una zona 50 e lui andava a 90 km/h ma il flash era proprio necessario? Anche perché guidava... un treno! Ha generato molta ilarità (e brusio) il video postato sui social da un macchinista della Ferrovia Retica che ogni giorno faceva scattare un radar semimobile in zona Schiers (GR).
Oltre alle ridacchiate, però, c'è anche spazio per la polemica: «Ma quanto è sicuro guidare un convoglio e filmare allo stesso tempo?», hanno polemizzato in diversi nella sezione commenti del post diventato virale su Facebook.
No, non dovrà pagare la multa - Contattata, la polizia conferma che il rilevatore di velocità era rimasto posizionato in quella località dal 2 al 14 maggio. «Purtroppo con questo tipo di dispositivo non si può impostare quando farlo scattare e quando no», conferma il portavoce della Cantonale Romann Rüegg.
A venire immortalati dall'occhio elettronico, infatti, sono stati «parecchi treni ogni giorno» e tutti viaggiavano ad almeno 70 km/h. Ovviamente, le Ferrovie non dovranno pagare nessuna multa.
E il conducente che usava il telefono mentre era alla guida? Nel suo caso la polizia non ha nessuna "giurisdizione", l'autorità - sempre stando a Rüegg - ricade nelle mani dell'Ufficio federale dei trasporti (Uft). Se dovranno esserci conseguenze, starà quindi a Berna stabilirlo.
La Ferrovia retica: «Nessun problema di sicurezza» - La Ferrovia Retica, dal canto suo, conferma l'autenticità del video: «È una goliardata fra colleghi che è poi esplosa, anche il macchinista che l'ha girata ne è rimasto sorpreso».
Secondo la portavoce Yvonne Dünster, comunque, «non ci sono problemi legati alla sicurezza». Questo perché durante quella tratta il macchinista può garantire la sicurezza del viaggio anche se toglie le mani dai comandi, «capita che chi conduce un treno debba prendere in mano il cellulare, per chiamate o messaggi», conferma Dünster.
Vero è che in questo caso si tratta di una bagattella. In risposta, le Ferrovie confermano che questo episodio è stata un'opportunità per sensibilizzare il personale sulla responsabilità individuale nell'uso dei social network.