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BERNAPugnalò la ex 28 volte: «Mentre mi colpiva rideva»

29.05.19 - 14:20
Un 51enne è stato condannato per aver aggredito, nel 2016, la sua ex. La donna sopravvisse miracolosamente, ma non il bambino che portava in grembo
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Pugnalò la ex 28 volte: «Mentre mi colpiva rideva»
Un 51enne è stato condannato per aver aggredito, nel 2016, la sua ex. La donna sopravvisse miracolosamente, ma non il bambino che portava in grembo

NIDAU - Era la mattina del 24 giugno 2016 quando il 48enne BK* si nascose dietro una siepe sulla Lyssstrasse a Nidau ​​(BE). Armato di coltello, aspettò che la sua ex uscisse di casa. E quando lo fece, verso le 7.45, le si avvicinò e la pugnalò 28 volte, in mezzo alla strada. La vittima sopravvisse all'attacco grazie all'intervento coraggioso dei vicini e ad un'operazione d'urgenza durata undici ore. Durante la sua testimonianza, la donna disse agli agenti: «Mentre mi pugnalava, rideva»

Il processo a BK, che oggi ha 51 anni, si è aperto lunedì a Bienne con le accuse di tentato omicidio e di interruzione di gravidanza punibile. Al momento degli eventi, la sua ex compagna era infatti incinta. Due mesi e mezzo dopo l'aggressione, aveva dovuto dare alla luce un bambino nato morto.

17 anni per l'accusa, 6 per la difesa - Interrogato dai giudici, l'imputato ha assicurato che non era a conoscenza della gravidanza della sua ex. Ha spiegato di aver agito così perché non sopportava il fatto che avesse in programma di risposarsi e perché la donna gli negava la possibilità di far visita ai loro figli. È questa frustrazione che lo avrebbe spinto ad agire nella famosa mattina di giugno 2016.

Il pubblico ministero, da parte sua, si è detto convinto che l'uomo avesse pianificato tutto in anticipo. «Dopo l'attacco, l'accusato ha fumato tranquillamente una sigaretta. Questo mostra quanto sia stato indifferente all'intera situazione». E ha chiesto 17 anni di carcere per il 51enne, a differenza dei 6 anni sostenuti dalla difesa.

10 anni per il giudice - Alla fine, l'eritreo è stato condannato a 10 anni di carcere e a un indennizzo di 43'000 franchi. È stato infatti impossibile dimostrare che il feto fosse morto a causa sua e che l'uomo fosse al corrente della gravidanza.

*Nome noto alla redazione

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