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SVIZZERADivieto di fumo nelle stazioni: «Transizione soft»

27.05.19 - 11:31
Da sabato 1° giugno le stazioni ferroviarie dovrebbero diventare delle "no smoking zone". Ma a pochi giorni dalla scadenza non si vedono ancora segnali di cambiamenti definitivi: «Motivi logistici»
Keystone
Qua e là si potrà continuare ad accendersi una sigaretta fino a metà 2020.
Qua e là si potrà continuare ad accendersi una sigaretta fino a metà 2020.
Divieto di fumo nelle stazioni: «Transizione soft»
Da sabato 1° giugno le stazioni ferroviarie dovrebbero diventare delle "no smoking zone". Ma a pochi giorni dalla scadenza non si vedono ancora segnali di cambiamenti definitivi: «Motivi logistici»

BERNA - Da sabato primo giugno le stazioni ferroviarie svizzere dovrebbero diventare di principio luoghi senza fumo. A pochi giorni dalla scadenza del termine annunciato a novembre, non si vedono ancora segni di cambiamento. I divieti, con l'introduzione di zone per fumatori bene delimitate, arriveranno passo a passo. Qua e là si potrà continuare ad accendersi una sigaretta fino a metà 2020.

La decisione di vietare il fumo per migliorare la qualità dell'aria e diminuire la sporcizia per terra era stata annunciata lo scorso 23 novembre dall'Unione dei trasporti pubblici (UTP), cui aderiscono 128 imprese elvetiche del settore. Dopo mesi di lavori preparatori, la prima stazione a introdurre il nuovo regime sarà presentata la settimana prossima: UTP e FFS terranno il 4 giugno a Burgdorf (BE) una conferenza stampa sullo stato di avanzamento del progetto e sulle prossime sue tappe di attuazione.

I responsabili interpellati da Keystone-ATS non vogliono ancora svelare nulla, ma è sin d'ora chiaro che il divieto di fumare nelle stazioni sarà introdotto progressivamente. Non ci sarà una data fissa come era stato per il divieto imposto sui treni nel 2005.

Soluzione pragmatica - I motivi sono di natura logistica. L'introduzione su scala nazionale delle zone per fumatori richiede un «gran dispendio di personale» e soprattutto le piccole imprese ferroviarie hanno bisogno di tempo. Ragione per cui ci vorrà almeno un anno fino a che in tutte le stazioni svizzere possano entrare in vigore le nuove norme.

Le zone non fumatori estese e le zone fumatori delimitate sono già state testate con successo l'anno scorso in diverse stazioni. I dettagli della messa in opera saranno comunicati la settimana prossima. Si prospettano soluzioni semplici da realizzare come l'istallazione di pittogrammi.

Prassi finora liberale - Comparata al resto d'Europa, la Svizzera ha avuto finora una prassi molto liberale in questo ambito. In Francia, Italia, Austria, Paesi Bassi, Belgio e Spagna vige un divieto totale di fumo nelle stazioni, in parte anche sui marciapiedi lungo i binari.

In Francia, la legge proibisce di fumare nei luoghi chiusi e coperti, dunque dentro le stazioni. I marciapiedi non sono inclusi. Per queste zone, la competenza spetta alle prefetture. In Germania e in Norvegia è permesso fumare unicamente nelle zone delimitate sui marciapiedi. Dodici anni dopo l'introduzione delle nuove regole, la Deutsche Bahn (DB) stila un bilancio positivo: «La grande maggioranza dei fumatori rispetta il divieto», dice un portavoce della compagnia tedesca.

Da quando sono state installate le cosiddette «isole per fumatori» si fuma molto meno, aggiunge: sui marciapiedi e lungo i binari è molto più pulito. Ciò nonostante, la DB spende ancora annualmente diverse decine di milioni di euro per la pulizia delle stazioni. Chi di proposito viola le regole viene sanzionato con una multa di almeno 40 euro per coprire le spese di pulizia.

Resistenze improbabili - In Svizzera non c'è attualmente un quadro giuridico per le multe ai fumatori indisciplinati. Il progetto si basa "sulla libertà imprenditoriale delle imprese di trasporto, non su un mandato legale", indica l'Ufficio federale dei trasporti.

A suo avviso è poco probabile che ci siano molte resistenze alle nuove regole. I tre quarti delle persone interpellate durante la fase di test hanno auspicato una regolamentazione più severa. Tuttavia, l'UTP ha rinunciato di proposito a imporre un divieto totale del fumo per non fare arrabbiare nessuno. L'obiettivo è di accontentare il più possibile tutti.

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COMMENTI
 

GI 4 anni fa su tio
Per quanto non mi disturbi in modo particolare.....il fatto che le FFS abbiamo creato delle zone fumatori la trovo un'ottima idea.....purtroppo sono ancora troppi coloro che il mozzicone lo buttano per terra o tra i binari.....evidente segno di poco rispetto!

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a GI
Io trovo che almeno sul suolo pubblico (le stazioni lo sono) le persone dovrebbero avere il diritto di fare quello che vogliono (nei limiti legali). Fumare, bere ecc. senza fare danni è una di queste cose. Vietare di fumare alzerà solo il numero delle multe, non diminuirà i mozziconi in giro. Oramai le povere FFS devono pur trovare un metodo per arrotondare no? In ogni caso trovo che lasciare il mozzicone in giro sia maleducazione, e l'educazione va insegnata dai genitori, non dai poliziotti.

pontsort 4 anni fa su tio
Perche usare parole inglesi in titolo e sottotitolo se poi nel testo dimostrate di sapere come si dice in italiano?
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