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SVIZZERA5G, un problema per la polizia

27.05.19 - 06:44
Lo standard di quinta generazione della telefonia mobile crittografa un numero identificativo memorizzato sulla carta Sim, rendendo più complicato il lavoro alla polizia
Archivio Keystone
5G, un problema per la polizia
Lo standard di quinta generazione della telefonia mobile crittografa un numero identificativo memorizzato sulla carta Sim, rendendo più complicato il lavoro alla polizia

ZURIGO - Indagini più difficili, quindi, per le forze dell’ordine. Poiché, con l’arrivo del 5G, i raccoglitori del cosiddetto International Mobile Subscriber Identity (Imsi) - un numero univoco di quindici cifre associato a tutti gli utenti di telefonia mobile, memorizzato sulla carta Sim - diventerebbero inutilizzabili. Si tratta di uno strumento attraverso il quale la polizia, in corso di indagine, aveva la possibilità di introdursi negli apparecchi di telefonia e recuperare informazioni.

A portare alla luce il problema, una ricerca della SonntagsZeitung pubblicata ieri.

Nell’Unione Europea sono già stati elaborati piani al fine di indebolire la sicurezza della nuova rete. E anche le autorità elvetiche stanno reagendo in questo senso: stando alla Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera (Ccpcs), è attualmente in corso uno studio che stabilirà in quale misura i raccoglitori Imsi vengono ostacolati dal nuovo standard di telefonia.



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