Cerca e trova immobili

SCIAFFUSAIl Museo di Sciaffusa restituisce la statuetta rubata nel 1943

22.05.19 - 14:56
Si tratta della "Ragazza con la colomba", un'opera sottratta dalle Terme di Diocleziano
Il Museo di Sciaffusa restituisce la statuetta rubata nel 1943
Si tratta della "Ragazza con la colomba", un'opera sottratta dalle Terme di Diocleziano

SCIAFFUSA - Il "Museum zu Allerheiligen" di Sciaffusa ha restituito all'Italia un'antica statuetta in bronzo realizzata nel Lazio nel 350 avanti Cristo. Si tratta della "Ragazza con la colomba", un'opera sottratta nel 1943 dalle Terme di Diocleziano a Roma.

L'opera è stata riconsegnata ieri allo Stato italiano dalla città di Sciaffusa, da cui dipende il museo, per essere di nuovo esposta nel Museo nazionale romano, presso le Terme di Diocleziano.

Stando a una nota del "Museum zu Allerheiligen", la statuetta fu acquistata "in buona fede" nel 1978 dall'industriale e collezionista d'arte svizzero Marcel Ebnöther, il quale nel 1991 donò alla città di Sciaffusa una collezione di oltre 6000 oggetti. La "Ragazza con la colomba" era uno degli oggetti più preziosi che, dopo la morte del collezionista, è rimasta di proprietà della figlia, precisa il museo.

Nella primavera del 2017, lo Stato italiano aveva chiesto la restituzione dell'antica opera. Si è infatti scoperto che la statuetta fu rubata dal museo romano nel 1943, durante la Seconda Guerra mondiale. Gli accertamenti del museo svizzero hanno confermato questa ricostruzione e - d'accordo con i proprietari - la città ha "ovviamente" acconsentito alla restituzione.

La riconsegna dell'antica statuetta è stata «trattata nel migliore dei modi con le autorità italiane». Per questo i responsabili del museo non escludono che un giorno la "Ragazza con la colomba" possa essere esposta di nuovo a Sciaffusa, per esempio come prestito in occasione di una mostra temporanea.

Il "Museum zu Allerheiligen", realizzato nell'antico monastero di Ognissanti (da cui prende il nome), è il più importante museo della cittadina sul Reno e riunisce sotto lo stesso tetto mostre di archeologia, storia e arte.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE