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SVIZZERAMolestie sessuali all'ONUAIDS, Svizzera nella coordinazione

08.05.19 - 11:41
L'entità dell'ONU lo scorso anno è finita al centro delle critiche a causa della pessima gestione di una denuncia interna per molestie sessuali
Keystone - foto d'archivio
Molestie sessuali all'ONUAIDS, Svizzera nella coordinazione
L'entità dell'ONU lo scorso anno è finita al centro delle critiche a causa della pessima gestione di una denuncia interna per molestie sessuali

GINEVRA - La Confederazione giocherà un ruolo importante il prossimo anno nella riabilitazione dell'ONUAIDS, il programma delle Nazioni Unite per l'AIDS/HIV nel mirino delle critiche per la gestione interna di un caso di molestia sessuale.

La Svizzera è stata eletta nel Consiglio di coordinazione del Programma (Programme Coordinating Board, PCB), che rappresenta l'organo esecutivo dell'agenzia ONU con sede a Ginevra. Il Consiglio è composto da rappresentanti di 22 governi di tutto il mondo e di ONG che si occupano di persone affette da HIV.

L'entità dell'ONU lo scorso anno è finita al centro delle critiche a causa della pessima gestione, da parte del direttore esecutivo Michel Sidibé, di una denuncia interna per molestie sessuali nei confronti del suo ex braccio destro Luiz Loures.

Sidibé, proveniente dal Mali, diventerà ministro della sanità nel suo Paese. Aspramente criticato in un rapporto stilato da un gruppo di esperti indipendenti, lo scorso dicembre il 67enne aveva annunciato di voler lasciare la carica in giugno, sei mesi prima della fine del suo mandato. ONUAIDS ha invece annunciato oggi che Sidibé partirà "con effetto immediato" e sarà sostituito ad interim dalla sua vice, Gunilla Carlsson. Tra le altre cose, nella valutazione degli esperti era stata denunciata "una cultura dell'impunità" in seno all'ONUAIDS, o ONUSIDA nella versione francese.

Oltre all'elezione nel PCB per un anno, la Svizzera oggi è stata nominata a New York per far parte di diverse altre entità dell'ONU: tra queste, la Confederazione farà parte della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne e sarà presente nei consigli esecutivi del Programma per lo sviluppo (PNUD) e del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF).

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