Nelle sei località svizzere con oltre 100mila abitanti il 70% dei posti dei seggi nell'esecutivo è occupato da PS, Verdi e piccoli partiti di sinistra
NEUCHÂTEL - Più una città è grande e più i partiti di sinistra dominano gli esecutivi comunali. Nelle piccole città con meno di 20'000 abitanti è invece il PLR ad avere il maggior numero di municipali.
Nelle sei città svizzere di oltre 100'000 abitanti (Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Berna e Winterthur), il PS, i Verdi e i piccoli partiti di sinistra occupavano oltre il 70% dei seggi nel 2018, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). Nelle città con meno di 20'000 abitanti la percentuale scende al 23%: in queste piccole realtà ad essere maggiormente rappresentato è il PLR.
Sull'insieme degli esecutivi delle 172 città svizzere esaminate dall'UST, il PLR arriva in testa con il 28% dei mandati. Il PLR con PPD e UDC occupano insieme il 56% dei seggi e la sinistra il 28%.
Gli esecutivi delle città romande sono più a sinistra se li si compara con l'insieme delle 172 città, sottolinea l'UST: il PS, i Verdi e i piccoli partiti di sinistra vi occupano il 42% dei seggi. Nella Svizzera italiana il PPD, il PLR e la Lega si aggiudicano l'80% dei mandati.
Nella Svizzera tedesca l'UDC occupa il 16% dei seggi negli esecutivi. Nelle città delle altre regioni linguistiche questo partito è quasi totalmente assente (meno dell'1%).
Come mostrano le cifre dell'UST la quota delle donne negli esecutivi resta relativamente stabile da 20 anni. Nel 2018 era del 27%. A contare il maggior numero di rappresentanti donne sono il PS e i Verdi (40%).