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NEUCHÂTELSempre più laureati nelle città

16.04.19 - 09:09
Nei grandi agglomerati due persone su cinque detengono un diploma universitario. La statistica evidenzia anche che le coppie spesso hanno lo stesso grado di formazione
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Sempre più laureati nelle città
Nei grandi agglomerati due persone su cinque detengono un diploma universitario. La statistica evidenzia anche che le coppie spesso hanno lo stesso grado di formazione

NEUCHÂTEL - Un numero sempre più crescente di diplomati universitari vive nelle città svizzere. Attualmente nelle grandi città due persone su cinque detengono un diploma universitario (41,3%). Lo attesta la «Statistica delle città svizzere 2019», pubblicata congiuntamente dall’Unione delle città svizzere e dall’Ufficio federale di statistica (UST), che quest’anno riserva particolare attenzione alla formazione. Nel complesso, la percentuale di laureati del 32,1% rilevato nelle 172 città e Comuni urbani figuranti nell’annuario si situa al di sopra della media svizzera, che è pari al 28,6%. La statistica delle città fornisce inoltre dati sulla politica comunale, dai quali risulta che, rispetto all’anno elettorale 2015, la ripartizione dei seggi nei parlamenti cittadini si mantiene relativamente stabile. I partiti ad aver guadagnato maggior terreno sono i Verdi (+0,5%) e il PLR (+0,3%).

Quale tipo di diploma hanno conseguito gli abitanti delle città? Quanti anni dura la loro formazione e quando lasciano la casa nella quale sono cresciuti? Le risposte sono contenute nella nuova edizione dell’annuario «Statistica delle città Svizzere» dell’Unione delle città svizzere e dell’Ufficio federale di statistica (UST), che nel 2019 pone l'accento sulla formazione. I dati rilevano che negli ultimi anni si è evoluto nelle città svizzere il numero di laureati. Oggi possiede un diploma universitario quasi la metà della popolazione urbana di Zurigo (45,5%) e quella di Ginevra e di Berna poco meno (rispettivamente 42,4% e 41,8%). Lugano rientra nella top ten, con il 32,6%. 

Nelle città con un numero di abitanti compreso tra 50'000 e 99'999 i titolari di un diploma accademico sono il 31,3%. Con il 32,1% la percentuale di laureati rilevata nelle 172 città esaminate è superiore alla media svizzera, pari al 28,6%. Per contro, la quota di persone il cui grado di formazione più elevato conseguito coincide con un diploma del grado secondario II cresce proporzionalmente alla diminuzione degli abitanti. Nelle città la quota di persone il cui massimo grado di formazione è la scuola dell’obbligo si attesta al 24,5%, in linea con la media svizzera del 25%. 

Da pari a pari nelle coppie - La statistica rileva inoltre che spesso le coppie che abitano in città hanno lo stesso grado di formazione. Tra tutte le coppie, sposate o conviventi, quelle maggiormente rappresentate sono quelle con una formazione di livello equivalente (56,7%). Nel 27% dei casi è l’uomo a vantare un diploma di formazione di grado superiore, nell’11,2% la donna. Il fatto che la coppia abbia figli o meno non è rilevante. La maggior quota di coppie in cui l’uomo possiede un titolo di studio superiore alla donna si riscontra a Stans (38,1%), la minore a Ginevra (19,2%). 

Il 12,4% di tutti gli abitanti di una città di età superiore a 15 anni sta seguendo una formazione. I comuni che registrano il dato più basso sono Bellinzona (9,7%), Chiasso (9,2) e Granges (8,7%). Il 73% di quelli di 15–28 anni abita ancora con i genitori. Si tratta di una quota nettamente superiore alla media svizzera, che si situa al 65,5%. I giovani che abitano in città vanno a vivere da soli mediamente a 24 anni, un’età corrispondente alla media svizzera. 
  
Vento in poppa per Verdi e PLR nelle città  - Come di consueto, la «Statistica delle città svizzere» comprende anche dati inerenti alla politica cittadina. Una retrospettiva degli ultimi 25 anni mostra che alla fine degli anni ‘90 il PS ha soppiantato il PLR nei parlamenti cittadini quale partito più forte, per poi cedergli di nuovo il posto nel 2011. Nel 2018, con una quota di seggi pari al 24,5%, il PLR è ancora il partito forte all’interno dei parlamenti cittadini, seguito dal PS con il 22,6% e dall’UDC con il 14,7%. I Verdi e i PPD totalizzano rispettivamente il 9,2 e il 9,1% dei seggi. 

In vista delle elezioni parlamentari nazionali previste in autunno di quest’anno, è interessante notare lo sviluppo delle forze partitiche dalle ultime elezioni federali. Nel complesso la ripartizione dei seggi nei parlamenti cittadini è rimasta relativamente stabile rispetto al 2015. I partiti che sono riusciti a guadagnare maggior terreno sono i Verdi (+ 0,5%) e il PLR (+ 0,3%). Il PPD ha subito la perdita di seggi maggiore nei parlamenti cittadini, la quota dei quali è scesa dal 10,5 al 9,1%. In calo anche la quota di seggi del PBD, passata dall’1,6 all’1%. 

Nei governi cittadini il PLR rimane la forza maggioritaria. Nel 2018 occupava il 28,1% dei mandati esecutivi. Il PS raggiunge il 20,4%, seguito dal PPD con il 15,6% dei seggi. L’UDC non è riuscita a guadagnare terreno rispetto al 2015 e stagna intorno al 12,4%. I Verdi totalizzano il 5,6% dei seggi. 

 

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