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La sentenza del Tribunale federale sull'imposizione fiscale delle coppie è stata generalmente ben accolta dalla stampa
BERNA - La sentenza di ieri del Tribunale federale che, a causa di informazioni errate fornite agli elettori, ha annullato il voto del 2016 sull'iniziativa del PPD riguardante l'imposizione fiscale delle coppie sposate, è stata in generale bene accolta dai media. Alcuni si mostrano però inquieti.
Secondo la "Neue Zürcher Zeitung" la sentenza è uno schiaffo al Consiglio federale, un netto segnale nei confronti della politica informativa delle autorità. In futuro c'è da attendersi maggiore prudenza e controllo prima della pubblicazione di cifre agli elettori e, oltre agli errori, bisognerà anche fare più attenzione a dati volutamente fuorvianti, utilizzati sotto pressione di lobby e partiti.
I quotidiani del gruppo Tamedia come "Tages-Anzeiger" e "Bund" sottolineano che una sentenza differente da parte dell'Alta corte di Losanna sarebbe stato un danno per la democrazia. L'Amministrazione federale ha ricevuto un chiaro avvertimento e non potrà più utilizzare troppa "creatività" in futuro.
Anche il "Blick" si mostra tendenzialmente positivo nei confronti della sentenza. Il rischio è però che la decisione venga vista come una speranza per ogni sconfitto alle urne, che cercherebbe una maniera per far annullare il voto. Un modo per evitare reclami selvaggi, potrebbe essere quello di stabilire un termine entro il quale sia possibile fare ricorso, suggerisce il quotidiano.
Spostandosi in Romandia, "Le Temps" sostiene che la sentenza abbia un doppio valore: da una parte è importante informare bene i cittadini, dall'altra bisogna abolire gli svantaggi per le coppie sposate. Questo annullamento scrive la storia in Svizzera e deve essere preso molto sul serio dall'Amministrazione federale.
Più inquieti "24Heures" e "Tribune de Genève", secondo i quali la sentenza equivale per la democrazia a una vittoria di Pirro: il rischio è infatti quello di aver aperto il vaso di Pandora e non è noto cosa potrebbe uscirne. Si parla della fiducia dei cittadini nelle autorità e della quantità di errori che sono disposti ad accettare. In futuro, poi, bisognerà aspettare prima di gioire per il risultato di un voto.
