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ZURIGO«La Chiesa è in fiamme, appiccate dai suoi stessi pastori»

04.04.19 - 16:00
Inizia così la lettera che la Chiesa cattolica zurighese ha scritto al Papa, in cui chiede «misure decisive contro gli abusi sessuali»
Keystone (archivio)
Il vicario generale Josef Annen
Il vicario generale Josef Annen
«La Chiesa è in fiamme, appiccate dai suoi stessi pastori»
Inizia così la lettera che la Chiesa cattolica zurighese ha scritto al Papa, in cui chiede «misure decisive contro gli abusi sessuali»

ZURIGO - «La Chiesa cattolica è in fiamme» ed anche nel canton Zurigo molte persone gli voltano le spalle per il fuoco «appiccato dai suoi stessi pastori». Si apre così una lettera aperta rivolta a papa Francesco, con la quale la Chiesa cattolica zurighese chiede misure «decisive contro gli abusi sessuali».

La lettera aperta, pubblicata a pagamento sui principali quotidiani zurighesi, fra cui la NZZ e il Tages Anzeiger, è firmata dal vicario generale Josef Annen e dalla presidente del sinodo cantonale Franziska Driessen-Reding.

«L'ampiezza degli abusi sessuali, ad esempio contro minorenni e suore, va oltre ogni immaginazione», scrivono gli autori della lettera. «Come le vittime e le loro famiglie, siamo sconcertati e chiediamo misure decisive per prevenire e lottare contro questo fenomeno a livello mondiale. A Zurigo abbiamo intrapreso tutto ciò che è in nostro potere per prevenire gli abusi».

«Le sue parole chiare sono importanti per noi. Ma non sono abbastanza», scrivono i cattolici zurighesi al Pontefice. La situazione della Chiesa è «drammatica» e «paragonabile a quella che qui a Zurigo avevamo 500 anni fa, alla vigilia della Riforma».

Per secoli la Chiesa «ha soffocato e demonizzato la sessualità». «Una sessualità repressa e immatura è il terreno su cui crescono gli abusi». Per questo i cattolici del canton Zurigo auspicano un approccio «più realistico» alla sessualità.

I cattolici zurighesi si battono per una chiara separazione dei poteri all'interno della Chiesa. In una società aperta e democratica «il potere va limitato, condiviso e controllato», come avviene ad esempio con i sinodi.

Ci vogliono «tribunali indipendenti davanti ai quali poter far valere i diritti fondamentali». I cattolici zurighesi auspicano che i sinodi possano decidere «a livello regionale» sulle condizioni per accedere alle cariche ecclesiastiche, e in particolare sul celibato dei preti o l'inclusione delle donne.

La lettera aperta contiene inoltre un invito al nuovo vescovo della diocesi di Coira - la più vasta della Svizzera da cui dipende anche il canton Zurigo - a schierarsi «in modo incondizionato in favore di una Chiesa sinodale». L'attuale vescovo, Vitus Huonder, spesso criticato per le sue posizione rigide e conservatrici in materia di sessualità e famiglia, lascia l'incarico a Pasqua.

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