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SVIZZERA«Sarà normale abbonarsi a più servizi streaming»

02.04.19 - 06:04
Oltre ad Apple, anche Disney proporrà una piattaforma online. Secondo l’esperto, chi vorrà restare aggiornato su film e serie dovrà sottoscrivere almeno due abbonamenti
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«Sarà normale abbonarsi a più servizi streaming»
Oltre ad Apple, anche Disney proporrà una piattaforma online. Secondo l’esperto, chi vorrà restare aggiornato su film e serie dovrà sottoscrivere almeno due abbonamenti

Streaming

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - Nel settore dello streaming TV la concorrenza si fa sempre più agguerrita. Basti pensare che la scorsa settimana Apple ha annunciato il lancio del suo servizio TV+. Una mossa analoga intende farla Disney. Comunque anche in Svizzera già ora sono disponibili più servizi streaming. Ma attualmente la maggioranza è fedele a Netflix: nel 2018 nel nostro paese la piattaforma contava 1,5 milioni di account, come mostra il rilevamento IGEM Digimonitor 2018. Nel 2015 erano 320’000.

Un solo abbonamento non basterà più - Le piattaforme di Apple e Disney porteranno a una frammentazione del mercato dello streaming. «Chi vorrà essere aggiornato su film e serie avrà bisogno di almeno due abbonamenti» afferma quindi l’esperto Jean-Claude Frick.

La serie “Il Trono di Spade” viene proposta in esclusiva da HBO, mentre Netflix si vuole distinguere con sempre più contenuti originali. E se anche Apple proporrà produzioni che devono essere viste, allora sarà necessario un ulteriore abbonamento. Per non parlare poi dell’offerta a pagamento indirizzata agli appassionati di sport. «Il tutto diventa purtroppo davvero costoso».

«Per i servizi streaming la guerra dei contenuti è sempre più importante» spiega Siri Fischer, responsabile di IGEM. Si osserva infatti che gli utenti scelgono la piattaforma in base all’offerta, e non per la fiducia nei confronti del fornitore.

Frammentazione nello sport - Un comportamento, questo, che si constata in particolare nell’offerta sportiva. «Gli utenti utilizzano un servizio streaming fintanto che detiene determinati diritti. Nel momento in cui il fornitore li perde, perderà anche i relativi fruitori» dice Fischer, secondo cui Netflix sarà in grado di mantenere una posizione dominante soltanto finché riuscirà a offrire i contenuti più esclusivi.

«Il mercato dello streaming è sempre più frammentato - osserva Frick - soprattutto nella trasmissione di eventi sportivi: ogni genere di sport o campionato viene trasmesso su un determinato canale. E chi vuole seguire sia il calcio sia l’hockey deve fare capo a due differenti servizi a pagamento».

E ci si mette la Disney - Quanto già successo nello sport, si sta quindi verificando anche nello streaming di film e serie. Determinati contenuti sono disponibili soltanto su una certa piattaforma, sottolinea Frick. L’imminente ingresso di Apple e soprattutto di Disney nel mercato dello streaming porterà a un’ulteriore frammentazione dell’offerta. «Verosimilmente alla fine del 2019 le produzioni Disney spariranno da Netflix, perché Disney sarà attiva in proprio nel settore dello streaming».

Verso la fruizione illegale - Questa situazione potrebbe però promuovere la fruizione illegale di contenuti. Già oggi non tutti sono disposti a pagare un canone mensile per le offerte di streaming. Non è per forza difficile procurarsi un accesso illegale a una piattaforma, dice Frick. Ma per la maggior parte degli utenti rappresenta comunque un certo impegno.

Nel Darknet sarebbe per esempio possibile acquistare per cinque franchi i dati d’accesso a Netflix. «Visto che la maggior parte dei fornitori permette più utenti simultanei, spesso la truffa emerge soltanto dopo diversi mesi. Di solito quando se ne accorge il legittimo proprietario dell’account».

Voi come vi districate nell'universo dello streaming? Raccontateci la vostra esperienza scrivendo a cronaca@tio.ch

I servizi disponibili in Svizzera

Nel nostro paese Netflix va per la maggiore: nel 2018 contava 1,5 milioni di utenti. Ma non è l’unica piattaforma disponibile. Ecco alcuni esempi.

Netflix: Un abbonamento base (per un solo dispositivo e con qualità dell’immagine standard) costa 11,90 franchi al mese. Ma pagando di più è possibile utilizzare più dispositivi. La piattaforma propone film, serie, produzioni proprie, contenuti per bambini e un’ampia selezione di documentari.

Amazon Prime Video: Nei primi sei mesi l’abbonamento costa 3,50 franchi al mese. Poi sale a 7 franchi. L’offerta: film, serie, produzioni proprie, contenuti per bambini e documentari.

Sky Ticket-Show: La sottoscrizione ha una tariffa mensile di 14,80 franchi. L’offerta comprende film, serie, produzioni proprie e serie esclusive HBO (tra cui tutte le stagioni del "Trono di Spade").

Teleclub Play: Un’ampia offerta di cui possono fruire i clienti Swisscom pagando 12,90 franchi al mese. La piattaforma propone film, serie, trasmissioni sportive registrate e un’ampia selezione di contenuti per bambini.

Apple iTunes: Tutti i possessori di un dispositivo Apple possono visionare singoli film per 4,50 franchi. Il catalogo comprende film e serie.

Google Play: Per gli utenti Android costa un po’ meno: un film viene 3,50 franchi. Anche in questo caso il catalogo comprende film e serie.

My Prime: Offerta destinata ai clienti UPC a una tariffa mensile di 9,95 franchi. La piattaforma comprende film, serie, documentari e un’ampia selezione di contenuti per bambini.

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