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SVIZZERADonne medico in aumento, ma poche diventano primario

20.03.19 - 15:24
Nella fascia sotto i 45 anni sono la maggioranza. Molte di loro hanno però una percentuale lavorativa al di sotto del 100%
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Donne medico in aumento, ma poche diventano primario
Nella fascia sotto i 45 anni sono la maggioranza. Molte di loro hanno però una percentuale lavorativa al di sotto del 100%

BERNA - In Svizzera, la percentuale di donne nella professione medica sono in aumento, e nella fascia sotto i 45 anni sono già la maggioranza. Esse sono però scarsamente rappresentate a livello di medico primario.

Lo scorso anno in Svizzera c'erano 37'525 medici, 625 in più dell'anno precedente, per un totale di 33'164 posti a tempo pieno di 55 ore settimanali. 21'543 dottori erano uomini e 15'982 donne, riferisce un comunicato odierno della Federazione dei medici svizzeri (FMH).

In media, c'erano 4,4 medici per 1000 abitanti, a fronte di un tasso per i paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) di 3,6. Nei paesi vicini, la quota è di 5,1 in Austria, 4,2 in Germania, 4,0 in Italia e di 3,2 in Francia.

Tra gli studenti e i camici bianchi di meno di 45 anni, le donne erano in maggioranza. Per contro molti più uomini che donne lavoravano ancora dopo l'età della pensione: per l'esattezza 2794 medici, ma solo 682 dottoresse.

Nella gerarchia, le donne sono presenti negli ospedali soprattutto ai livelli più bassi: rappresentano il 58,6% fra gli assistenti, il 47,9% fra i capoclinica, il 24,5% tra i medici con funzioni di quadro 2 e il 12,4% fra i primari.

Rispetto ai colleghi maschi le donne hanno più sovente un impiego all'80% o meno. La stragrande maggioranza degli uomini lavora invece al 90% o al 100%.

In base ai dati raccolti dalla FMH, nel 2018 19'331 medici lavoravano nel settore ambulatoriale e 17'609 in quello ospedaliero. Solo il 2% era impiegato, ad esempio, nell'amministrazione, nell'industria farmaceutica o nelle compagnie di assicurazione.

La medicina interna generale costituiva il ramo più rappresentato, con circa il 22%. Seguito da psichiatria e psicoterapia (10,2%), ginecologia e ostetricia (5,1%), pediatria e medicina dell'adolescenza (5,0%) nonché anestesiologia (4,1%).

Le donne scelgono però specialità diverse dagli uomini. Lavorano più frequentemente in psichiatria infantile (64,7%), ginecologia (62,9%) e pediatria (62,9%). Gli uomini, invece, sono la maggioranza nelle specialità chirurgiche.

Rispetto al 2017, la percentuale di medici stranieri è aumentata di 1,3 punti, raggiungendo il 35,4%. Il loro tasso nel settore stazionario era del 40%, in quello ambulatoriale del 31%. Il paese di origine maggiore è ancora la Germania, davanti a Italia, Francia e Austria.

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