In realtà si tratta di «una componente salariale» che viene considerata nella dichiarazione dei redditi. Ma per alcuni «è davvero eccessivo»
ZURIGO - Non solo i dipendenti delle FFS e del settore Cargo, i loro familiari e i pensionati. Le aziende di trasporto pubblico concedono ai propri dipendenti abbonamenti generali (AG) gratuiti o scontati. Un abbonamento su sei viene pagato tra il 30 e l'82% in meno del prezzo normale. E a beneficiarne sono anche i 4’000 dipendenti (anche gli apprendisti) della Comunità dei trasporti dell’area di Zurigo (ZVV), che possono scegliere tra la prima e la seconda classe.
Ma le aziende di trasporto pubblico, come pure la ZVV, ricevono un contributo statale. Nel 2017 un sesto delle spese d’esercizio era stata coperta dal contributo di Cantone, Comuni e Confederazione. È quindi la popolazione a pagare per gli AG gratuiti?
«È un gran casino», ha commentato il consigliere agli Stati UDC Walter Wobmann. «Se il trasporto pubblico è finanziato in parte dei contribuenti, in questo caso sono i loro soldi ad essere “generosamente” distribuiti». Thierry Burkart (PLR) non contesta gli sconti che un’azienda può offrire ai suoi dipendenti, «ma in questo caso è davvero eccessivo». Pertanto, chiede la revisione del sistema di ribassi.
Per la ZVV, invece, non ci sarebbe nulla di discutibile nella concessione di abbonamenti gratuiti. Il portavoce spiega che si tratta di «una componente salariale» che viene considerata nella dichiarazione dei redditi. Chi non ne ha necessità o non lo utilizzerebbe, infatti, vi rinuncia. La tassazione del “regalo” ricevuto non peserebbe pertanto sulle finanze dello Stato.
I dipendenti delle FFS possono ottenere l’AG di prima classe dichiarando un importo di 1’890 franchi (il costo è di 6’300). Per un abbonamento di seconda classe devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi 1’158 franchi (il costo è di 3’860).
L’Unione dei trasporti pubblici (UTP) difende la concessione dell’AG gratuito quale regalo ai dipendenti, importante nella creazione del rapporto con il datore di lavoro e quale incentivo motivazionale. Inoltre, tutti i viaggi di lavoro dovrebbe essere fatturati, portando a un grande onere amministrativo. «In fondo - sottolinea il portavoce Roger Baumann - i contribuenti non vengono toccati perché senza AG gratuiti non pagherebbero di meno».