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SVIZZERABerna «preoccupata» per gli abusi commessi in Burundi e Siria

12.03.19 - 15:35
L'ambasciatore elvetico Valentin Zellweger si espresso davanti al Consiglio per i diritti umani dell'Onu sulle torture, violenze sessuali e esecuzioni sommarie perpetrate nei due Paesi
Keystone
Berna «preoccupata» per gli abusi commessi in Burundi e Siria
L'ambasciatore elvetico Valentin Zellweger si espresso davanti al Consiglio per i diritti umani dell'Onu sulle torture, violenze sessuali e esecuzioni sommarie perpetrate nei due Paesi

BERNA - Berna è molto preoccupata dalle esecuzioni sommarie, dalle sparizioni forzate, la tortura e le violenze sessuali perpetrate in Burundi. Intervenendo oggi a Ginevra davanti al Consiglio per i diritti umani dell'Onu, l'ambasciatore elvetico Valentin Zellweger, ha chiesto la liberazione delle persone arrestate e detenute arbitrariamente nel Paese.

La Svizzera ha pure deplorato la chiusura, alla fine di febbraio, dell'ufficio dell'Alto commissariato per i diritti umani in Burundi, dove era presente da oltre 20 anni. Le autorità hanno ritenuto che la sua presenza non fosse più indispensabile.

Gli appelli ricorrenti, in particolare della Svizzera, al Consiglio dei diritti umani dell'Onu dopo le violenze scoppiate in Burundi dal 2015, hanno reso le relazioni fra l'Onu e il Paese africano particolarmente tese. La commissione di inchiesta costituita da questa istanza ha concluso a più riprese che c'è la possibilità che si siano verificati crimini contro l'umanità.

Berna ha pure chiesto che venga ristabilito un clima favorevole alla tenuta delle elezioni presidenziali nel 2020. Il Capo di Stato Pierre Nkurunziza ha promesso di non ripresentarsi.

Le violenze avrebbero provocato la morte di 1200 persone e 400'000 rifugiati, Stando alla Corte penale internazionale (CPI). In un rapporto pubblicato lo scorso anno, la Commissione d'inchiesta internazionale ha attribuito grosse responsabilità al capo dello Stato.

Situazione "allarmante" in Siria - Sempre oggi, la Svizzera si è detta preoccupata per le vittime civili e la popolazione in fuga a causa delle violenze in Siria, nelle regioni di Deir Ezzor, Aleppo e Idlib e per le condizioni di vita di quelle che si trovano nel campo profughi di Rokbane.

In quest'ultima località, dove sono ammassate decine di migliaia di civili vulnerabili, è stato segnalato un numero «sproporzionato» di violenze sessuali e casi di sfruttamento. Le condizioni che devono affrontare queste popolazioni sono «allarmanti», ha affermato Zellweger.

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