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ZURIGODetenzione preventiva, creato un reparto per prevenire i suicidi

01.03.19 - 15:11
Nel carcere di Limmattal a Dietikon i prigionieri in crisi verranno detenuti in una struttura con un regime meno rigido
KEYSTONE/KPINL KPAPA KPPA (ENNIO LEANZA)
Detenzione preventiva, creato un reparto per prevenire i suicidi
Nel carcere di Limmattal a Dietikon i prigionieri in crisi verranno detenuti in una struttura con un regime meno rigido

ZURIGO - Nuove prospettive per la detenzione preventiva: nel carcere di Limmattal a Dietikon (ZH) è stato aperto un reparto speciale per prevenire i suicidi. Accoglierà - per breve tempo - i prigionieri che sono in grave crisi proponendo un regime meno rigido.

La struttura - denominata KIA (Kriseninterventions-Abteilung) - ha aperto l'11 febbraio e offre spazio a nove persone. La differenza principale rispetto alla detenzione normale è che al suo interno ci sono più contatti fra detenuti. Le persone mangiano assieme e non c'è spazio per criminali violenti che rappresentano un pericolo per gli altri.

I detenuti sono inoltre assistiti da infermieri e da uno psichiatra, che hanno il compito di alleviare l'atmosfera opprimente del carcere. Nel KIA non si può restare a lungo: dopo un massimo di tre settimane si deve far ritorno al carcere «normale». Se le condizioni dei prigionieri non migliorano, o la loro tendenza al suicidio aumenta, vengono inviati alla clinica psichiatrica di Rheinau (ZH).

«Non va dimenticato che chi si trova in carcere preventivo non è stato condannato ed è stato prelevato nel bel mezzo della sua vita quotidiana», ha spiegato oggi ai media la direttrice del dipartimento zurighese di giustizia, Jacqueline Fehr (PS).

Finora i detenuti a rischio di suicidio venivano portati in una clinica, che non era però attrezzata per occuparsi di loro. Nella maggior parte dei casi erano alloggiati in camere di isolamento, che venivano però a mancare agli altri pazienti.

Il KIA ha un effetto positivo anche sulle finanze del canton Zurigo: una giornata nella clinica di Rheinau costa 1500 franchi, mentre nella nuova struttura solo la metà. Fehr ha però tenuto a precisare che la creazione del nuovo reparto non è una misura di austerità, ma un passo avanti per i prigionieri.

Il fattore scatenante della nascita del KIA è il suicidio della 27enne di Flaach (ZH) che aveva ucciso i suoi due figli nel 2015. Inizialmente era stata portata nel reparto chiuso della clinica di Rheinau. Quando sembrava che la crisi acuta fosse superata, è stata trasferita in una cella di sicurezza nel carcere.

Oltre al KIA sono stati introdotti una serie di altri miglioramenti per prevenire i suicidi nelle carceri zurighesi, ha ricordato Fehr. È per esempio stato prolungato il tempo all'esterno della cella. L'orario per le visite è stato spostato verso sera e verso il finesettimana, quando parenti e bambini hanno più tempo. Sono inoltre state ampliate le aree per il fitness e il lavoro ed è possibile farsi una doccia ogni giorno.

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