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SVIZZERAVerso una svolta sul consumo di canapa

28.02.19 - 09:45
Il Consiglio federale apre alle sperimentazioni pilota sull'uso a scopo ricreativo
Keystone (archivio)
Verso una svolta sul consumo di canapa
Il Consiglio federale apre alle sperimentazioni pilota sull'uso a scopo ricreativo

SONDAGGIO

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

BERNA - C'è aria di cambiamento nel mondo della canapa. E non stiamo parlando di quella light (con un tasso di thc inferiore all'1%), ormai ampiamente sdoganata. Nella sua seduta del 27 febbraio 2019, il Consiglio federale ha infatti trasmesso al Parlamento il messaggio concernente le sperimentazioni pilota per l'uso di questa sostanza a scopo ricreativo.

Il disegno, in sostanza, crea le condizioni per poter condurre studi scientifici sul consumo di canapa non light.

Largo consumo nonostante il divieto - D'altra parte, nonostante il suo divieto, in Svizzera circa 200'000 persone consumano regolarmente canapa con un tenore di THC superiore all’1 per cento per scopi ricreativi.

Questa situazione pone diversi problemi: permette a un importante mercato nero di espandersi, la qualità dei prodotti non è sottoposta ad alcun controllo, i costi generati dalla repressione sono elevati ed è difficile raggiungere i consumatori con misure di prevenzione.

È per questo che, senza rimettere in discussione il divieto generale della canapa, devono potere essere testati altri modelli di disciplinamento che tengano conto della realtà attuale.

Studi scientifici - L’articolo relativo alle sperimentazioni pilota prevede che i Comuni possano condurre studi scientifici a tale scopo, che serviranno a determinare i vantaggi e gli svantaggi di altre forme di disciplinamento (p. es. una vendita regolamentata in farmacia). In sede di consultazione, la maggioranza dei Cantoni e dei partiti politici si è detta favorevole al principio delle sperimentazioni pilota. Già diverse città si erano mostrate interessate a effettuare simili sperimentazioni, fino a quel momento irrealizzabili per la mancanza di una base legale.

Rigide condizioni - Le sperimentazioni pilota saranno disciplinate in modo rigido. Per garantire la protezione della gioventù, i minorenni ne saranno esclusi. Le persone maggiorenni che desiderano partecipare a uno studio dovranno provare di consumare già canapa. Inoltre, solo le persone domiciliate nel Comune in cui si svolge lo studio potranno parteciparvi. Le altre sostanze psicotrope non saranno oggetto degli studi.

I partecipanti potranno acquistare soltanto una quantità limitata di canapa al mese, che non potranno cedere a terzi o consumare in luoghi pubblici. La durata non potrà superare i cinque anni.

Anche l’articolo sulle sperimentazioni pilota, iscritto nella legge sugli stupefacenti, avrà una durata di validità di dieci anni. Al termine di questo periodo, i risultati dei diversi studi saranno raccolti e utilizzati per continuare il dibattito sulla politica in materia di canapa sulla base di evidenze scientifiche.

Entro l'estate - Il disegno per semplificare l’accesso alla canapa medicinale è oggetto di una procedura separata. L’adeguamento della legge sugli stupefacenti in tal senso dovrebbe essere posto in consultazione entro l’estate del 2019.

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COMMENTI
 

pillola rossa 5 anni fa su tio
Kaneh-Bosm, consumata già dai tempi biblici, come l'alcol. Poi negli usa le lobby del petrolio l'hanno resa illegale. È tempo di risveglio, forse.

sedelin 5 anni fa su tio
una buffonata: gli studi ci sono da almeno 40 anni, adesso é l'ora della regolamentazione senza ulteriori studi inutili! il demonio non é la canapa, ma tutte le sosteanze che siamo obbligati a ingerire e a respirare.

Monello 5 anni fa su tio
Sono favorevole ,ma nessun uso del veicolo dopo il consumo ,o in qualche modo limitato ( non so se possibile misurareil tasso di Thc nel sangue ).

Meno 5 anni fa su tio
Risposta a Monello
Si è possibile e viene già fatto come anche per l'alcol.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Monello
È possibile misurarlo, solo che il THC resta nel sangue molto più dell'alcool, anche quando gli effetti della Marijuana sono svaniti. Quindi se ne fai uso di domenica rischi che lunedì o martedì non puoi guidare malgrado tu sia sano come un pesce.

jena 5 anni fa su tio
si ma con misure di accompagnamento tipo ritiro della licenza di condurre ecc...

Meno 5 anni fa su tio
Risposta a jena
Così non si iscrive nessuno visto che per la stragrande dei ticinesi la macchina è davvero necessaria. Capisco perfettamente il tuo pensiero ma che solo in parte condivido. Immagina se l'alcol fosse trattato alla stregua della cannabis e si volesse fare uno studio sui suoi effetti, ma con ritiro patente per chi partecipa allo studio.... quanti volontari credi che si avrebbero? Penso ben pochi, lo stesso lo penso per la cannabis.

jena 5 anni fa su tio
Risposta a Meno
nessun bisogno di iscriversi... se assieme al classico controlla alcool si fa anche l'altro il problema é risolto.... e poi via la patente come per l'alcool per diversi mesi (stessa procedura e legge che per chi guida ubriaco)
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