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BERNABerna pensa al "centesimo per la pulizia", ma le critiche non mancano

26.02.19 - 12:59
La nuova tassa, una prima in Svizzera, andrebbe a colpire dettaglianti, venditori di cibo da asporto ed editori di gratuiti
Keystone
Berna pensa al "centesimo per la pulizia", ma le critiche non mancano
La nuova tassa, una prima in Svizzera, andrebbe a colpire dettaglianti, venditori di cibo da asporto ed editori di gratuiti

BERNA - Sta provocando vivaci reazioni la proposta del municipio di Berna, che - per la prima volta in Svizzera - intende introdurre il "centesimo per la pulizia": si tratta di una nuova tassa che andrebbe a colpire dettaglianti, venditori di cibo da asporto ed editori di gratuiti, volta a compensare i costi che questi attori provocano in termini di rifiuti.

Anno dopo anno la montagna di spazzatura che le autorità devono gestire nella zona pubblica continua a crescere: l'anno scorso - riferisce oggi Der Bund - ammontava a circa 4000 tonnellate. Indipendentemente da dove finiscano i rifiuti (correttamente negli appositi contenitori oppure in modo maleducato per strada) la città deve sobbarcarsi costi per 11 milioni di franchi. Oneri che vengono assunti unicamente dai contribuenti.

Da qui l'idea di coinvolgere chi è all'origine della spazzatura: l'esecutivo comunale (a maggioranza rosso-verde) ha in mente chioschi, take-away, negozi, editori di quotidiani gratis, ma anche bar, ristoranti e organizzatori di eventi con oltre 1000 spettatori. Si applicherebbe il principio di chi inquina paga. Ma quanto paga? Il tariffario è basato su un «complicato» (Der Bund) sistema di calcolo che a seconda dei parametri porta l'imposta a muoversi fra 1 e 14 franchi per 1000 franchi di fatturato.

Tutti sarebbero tenuti a pagare una tassa sulla base del giro d'affari, ha spiegato ieri la municipale socialista Ursula Wyss. Chi vende alimenti potrà però essere esonerato se proporrà i prodotti in stoviglie riutilizzabili. Vi saranno però anche sconti per coloro che hanno servizi di pulizia propri o per chi rinuncerà a vendere sigarette, visto che lo smaltimento dei mozziconi è particolarmente oneroso. Un supplemento sarà invece a carico di coloro che venderanno alcol in strada dopo le 20.00.

Il regolamento del cosiddetto "Sauberkeitsrappen" è da ieri in consultazione. L'ultima parola potrebbe dirla il popolo, se dovesse essere impugnato il referendum. L'introduzione della nuova tassa è prevista al più presto nel 2021: la città si aspetta introiti di 3,4 milioni all'anno. E soprattutto assumerebbe un ruolo di pioniere in Svizzera, ha sottolineato Wyss.

La normativa ha però subito provocato forti critiche, in particolare da Migros e Coop, riferisce oggi Der Bund. Secondo i colossi del commercio al dettaglio il balzello non è equo, sarebbe discutibile dal profilo legale, provocherebbe forti costi amministrativi e dovrà essere ribaltato sui clienti. Anche l'associazione dei commercianti ha già annunciato battaglia. PLR e UDC accarezzano l'idea del referendum.

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