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GINEVRA111,8 milioni di franchi per essere più attrattivi

20.02.19 - 14:59
Obiettivo principale dell'esecutivo è rafforzare la posizione elvetica sullo scacchiere internazionale, ma anche avvicinare mondo scientifico e diplomatico
Keystone
111,8 milioni di franchi per essere più attrattivi
Obiettivo principale dell'esecutivo è rafforzare la posizione elvetica sullo scacchiere internazionale, ma anche avvicinare mondo scientifico e diplomatico

BERNA - Una nuova strategia per aumentare l'attrattiva della Ginevra internazionale e, più in generale, della Svizzera quale Stato ospite in ambito diplomatico. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi alle Camere un messaggio in tal senso. Per il periodo 2020-2023 viene chiesto un credito di 111,8 milioni di franchi (contro 117,2 milioni nel periodo 2016-2019).

Obiettivo principale dell'esecutivo è rafforzare la posizione elvetica sullo scacchiere internazionale, ma anche avvicinare mondo scientifico e diplomatico. Ginevra deve diventare il luogo in cui vengono discusse le nuove tematiche che occuperanno la scena mondiale nei prossimi decenni, per esempio i progressi della genetica che stanno cambiando le pratiche mediche e agricole o l'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro, si legge in una nota.

In questo contesto il Consiglio federale ha pure approvato l'istituzione della fondazione Geneva Science and Diplomacy Anticipator, e ha nominato quale presidente Peter Brabeck-Letmathe, ex Ceo di Nestlé e attuale vicepresidente del consiglio di fondazione del Forum economico mondiale (WEF). Alla vicepresidenza è stato scelto Patrick Aebischer, ex presidente del Politecnico federale di Losanna (EPFL).

Obiettivo della fondazione - secondo quanto indica l'esecutivo - è fornire alla comunità internazionale uno strumento innovativo e flessibile che catalizzi il lavoro delle organizzazioni internazionali per affrontare rapidamente le tematiche della diplomazia multilaterale del XXI secolo.

La fondazione, istituita dalla Confederazione e dallo Stato di Ginevra, sarà finanziato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) con 3 milioni di franchi in tre anni (fase pilota tra il 2019 e il 2022), già preventivati nel credito relativo allo Stato ospite.

Per lo stesso periodo, il Consiglio di Stato ginevrino e il Municipio della città di Ginevra hanno comunicato l'intenzione di contribuire ciascuno con 300'000 franchi, previo ottenimento delle approvazioni parlamentari necessarie. Sono inoltre previsti contributi privati. Il primo triennio servirà a riunire gli esperti del mondo della scienza e della politica per individuare i temi da sviluppare.

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